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Energia, El Hanchi (Anme-Tunisia): “Già dal 1985 puntiamo su efficienza energetica”

La Tunisia è stata classificata al 20° posto in una lista di 133 Paesi, dalla Banca Mondiale“, per efficienza energetica. “Questa posizione è stata assegnata perché la politica tunisina è in vigore dal 1985. E questi 40 anni di esistenza hanno favorito la creazione di un tessuto industriale e di servizi favorevoli allo sviluppo dell’efficienza energetica. Questi strumenti saranno molto utili per aiutare le imprese tunisine a decarbonizzarsi, soprattutto perché la Tunisia punta a ridurre la sua intensità di carbonio del 45%, quasi la metà, entro il 2030. Ma abbiamo anche aderito all’iniziativa internazionale ‘carbonio zero’ entro il 2050. Quindi è molto importante dire che oggi l’ecosistema dell’efficienza energetica aiuterà molto a raggiungere questo obiettivo“. Così Fethi El Hanchi, direttore generale di Anme (l’Agenzia Nazionale tunisina per la Gestione dell’Energia), durante la MeetMed Week in corso ad Hammamet in Tunisia, organizzata da Medener (che vede Roberta Boniotti di Enea come segretario generale) e Anme in partnership con Aprue (l’Agenzia Nazionale algerina per la Promozione e la Razionalizzazione dell’Uso dell’Energia). “Siamo convinti – ha aggiunto – che, di fronte alle sfide globali, ogni risposta debba essere transnazionale e non parcellizzata. Siamo quindi qui per discutere di questo tipo di collaborazione e cooperazione internazionale. A livello bilaterale ci sono diversi Paesi che favoriscono gli investimenti e sono in grado di sostenere le iniziative della Tunisia: a livello bilaterale con l’Unione Europea in generale e con il Regno Unito, ma ci sono anche programmi specifici con Paesi come l’Italia e la Francia. Progetti molto solidali, soprattutto con l’Agenzia italiana per la cooperazione internazionale. Ci sono quindi diversi progetti bilaterali, ma anche multilaterali. Attualmente siamo membri del Fondo verde per il clima (CGF), un progetto con un finanziamento di 1,5 miliardi di dollari, di cui la Tunisia dispone di circa 200 milioni di dollari in fondi specifici. Ci sono quindi diverse iniziative e credo che tutto ciò che dobbiamo fare è preparare i progetti e preparare le iniziative”.

Chiara Troiano

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