“E’ molto difficile fare una stima, perché gli stessi 35 miliardi sono una stima a loro volta che assume una certa dimensione dei costi dell’energia“. Lo dice il presidente di Arera, Stefano Besseghini, ai microfoni del #GeaTalk, rispondendo a una domanda sul decreto Fer 2, per la realizzazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, approvato ieri dalla Commissione Ue, ma che avrà costi quantificati per un massimo di poco più di 35 miliardi, da diluire sui prossimi quattro lustri su alcune componenti della bolletta energetica. “Il meccanismo di incentivazione è comunque solo una parte, visto che il Fer 2 riguarda una certa categoria di impianti, quelli a più elevate caratteristiche di innovazione, mentre il Fer X è il meccanismo incentivante che andrà a guardare la produzione più significativa e rilevante – aggiunge -. Diciamo che, probabilmente, parliamo di circa 8-10 euro al MWH per la bolletta del consumatore, ma vedremo il suo dispiegamento nei prossimi vent’anni e a partire da quando questi impianti diventeranno operativi“.
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