“L’Italia è produttore di biocarburanti e naturalmente abbiamo ottenuto il fatto che si possa prima della verifica del 2026 – e questo è un dato direi di rilevante importanza – aprire la discussione nel provare che il bilanciamento dell’emissione dei biocarburanti tra la parte di captazione di Co2 nel momento in cui vengono prodotti, provenendo da vegetali, possono compensare quella che è l’emissione nel momento dell’utilizzo”. Lo ha spiegato il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine del Consiglio energia, motivando in questi termini l’astensione dell’Italia sull’accordo sulla fine della vendita dei motori a combustione interna, diesel e benzina, a partire dal 2035. Nei prossimi mesi “naturalmente dovremo valutare quella che è la neutralità tecnologica con delle prove scientifiche, ma siamo anche nella condizione di dire che i motori endotermici ci saranno anche dopo il 2035”.
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