“Il Partito popolare europeo non ha escluso riserve e critiche a Ursula von der Leyen che, in questa legislatura, anche in ragione di una maggioranza che in alcuni momenti si è sbilanciata troppo a sinistra, ha assunto delle posizioni che erano troppo appiattite su un vicepresidente, Timmermans, che ha fatto dell’ambientalismo una vera e propria religione”. Lo dice l’Eurodeputato di FI, Salvatore De Meo, al #GeaTalk. “Questi sono i rimproveri propositivi e costruttivi che abbiamo lanciato anche all’interno del Congresso di Bucarest, dove abbiamo definito un documento programmatico, di cui vorremmo che la nostra candidata, Ursula von der Leyen, tenga conto e metta sul tavolo per la composizione di una maggioranza che non può più commettere l’errore fatto in questa legislatura – aggiunge -. Su alcuni temi, vedi l’ambiente, non ci si può dividere e dobbiamo essere uniti”. Alla domanda, dunque, se Mario Draghi sia meglio alla Presidenza del Consiglio Ue, De Meo risponde: “Non possiamo fare nessun tipo di previsione, dobbiamo aspettare l’esito delle elezioni. Io non immagino nomi, se non quelli che stanno nel perimetro fisiologico delle regole attuali e che hanno visto i singoli gruppi politici, tra cui il Ppe, fare una procedura di individuazione del proprio candidato. Draghi è un nome autorevole, ma non credo che in questo momento si debba ricorrere al nome autorevole, ancor prima di aver capito quelle che sono le nostre risultanze elettorali”.
Che coincidenza. Il governo tedesco stoppa un carico di Gnl proveniente dalla Russia e Gazprom…
La presidenza della Cop29 è stata incaricata di ospitare il Baku Climate and Peace Action…
“Mentre Salvini straparla di qualsiasi argomento, perfino sui satelliti di Musk e sulla giornata della…
Non si placa lo scontro a distanza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Questa volta,…
A seguito dell'appello degli esperti internazionali, 800 residenti in 35 diversi paesi, le associazioni regionali…
"Grazie a Manfred Weber e agli amici della CSU per il proficuo incontro di oggi…