Dare priorità alla riduzione di pesticidi. E’ quanto chiedono 260mila europei che, in meno di tre mesi, hanno firmato una petizione indirizzata alla Commissione europea. La domanda, presentata in occasione delle audizioni dei commissari europei designati nelle commissioni parlamentari, è stata condotta dalle piattaforme di attivisti ambientali Ekō e WeMove, in collaborazione con Pesticide Action Network Europe (Pan Europe). “Il sostegno riflette la richiesta pubblica di un’azione decisa per fermare l’uso di pesticidi nocivi e promuovere pratiche agricole sostenibili. I cittadini esprimono regolarmente la loro preoccupazione per l’impatto dei pesticidi sulla salute pubblica e sull’ambiente attraverso petizioni, iniziative dei cittadini europei o Eurobarometri“, ha precisato Natalija Svrtan per Pan Europe.
Secondo le organizzazioni, la Commissione europea ha eluso la questione della riduzione dei pesticidi nelle sue recenti comunicazioni e il tema non è stato incluso nelle lettere di missione ai commissari designati. In questo contesto, chiedono tre elementi principali. “La reintroduzione della riduzione dei pesticidi nella politica dell’Ue“. In particolare, la petizione chiede alla Commissione di garantire che la riduzione dei pesticidi sia nuovamente presente “in modo prominente nei testi e nelle strategie legislative europee“. La seconda richiesta è di “rinnovare obiettivi ambiziosi per sistemi di produzione alimentare sostenibili: i firmatari sottolineano la necessità di rinnovare l’impegno verso obiettivi ambiziosi, in particolare nella promozione di sistemi alimentari sostenibili e nella protezione della salute ambientale“. Terzo, “la protezione della salute pubblica e dell’ambiente: le organizzazioni pubbliche e della società civile chiedono normative più severe per proteggere la salute umana, la biodiversità e l’integrità degli ecosistemi in tutto il continente“. Infine, la petizione, “riflettendo la diffusa insoddisfazione pubblica per l’attuale corso delle politiche agricole e ambientali“, invita l’esecutivo Ue entrante ad allineare i suoi piani futuri alle esigenze delle persone e del pianeta, dando priorità a pratiche agricole sostenibili che riducano la dipendenza da pesticidi nocivi.
“Invitiamo i politici dell’Ue ad agire rapidamente per ridurre il cocktail tossico di pesticidi. Gli agricoltori, le loro famiglie e i loro vicini sono le prime vittime. Può causare tumori e disturbi neurologici e danneggiare lo sviluppo dei bambini. Porta anche alla perdita di biodiversità, al degrado del suolo e alla contaminazione delle fonti d’acqua“, evidenzia Svrtan. Secondo Nabil Berbour, direttore della campagna di Ekō, la petizione presentata “dimostra che i cittadini europei vogliono vedere i problemi dei pesticidi in cima alle agende dei politici” e dunque “invitiamo la Commissione a intensificare il Green deal europeo e le sue strategie per ridurre il consumo di pesticidi“. Mentre Aleksandra Zielińska, attivista senior di WeMove Europe, sottolinea che “i cittadini di tutta Europa si uniscono per chiedere un sistema alimentare più sano e sostenibile” e con la petizione mandano “un chiaro messaggio ai decisori politici: è tempo di fare un passo verso un’Europa libera dai pesticidi“.
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