Viaggio nel futuro: in Francia una cabina a 50°C per testare il riscaldamento globale

Avete il coraggio di testare la vita a 50°C?“. Questo intrigante messaggio su un camion è il punto di partenza di un esperimento unico al mondo in Francia: entrare in una ‘camera climatica mobile’ contenente un ambiente riscaldato a 50°C. In un vicolo della Foire de Verdun (Francia nord-orientale), un camion funge da cella frigorifera per un ristorante. Di fronte, un camion ancora più sorprendente: una ‘camera climatica mobile’, questa sì calda, che permette ai temerari di camminare su un tappeto, leggere o anche bere una tazza di tè… a 50°C. L’installazione, chiamata ‘Climate Sense’, “mette le persone in una situazione climatica di diversi anni nel futuro, intorno al 2050, 2060, quando potrebbero esserci picchi climatici di 50°C”, ha spiegato all’AFP Christian Clot, esploratore-ricercatore e direttore dello Human Adaptation Institute, con sede a Marsiglia (sud della Francia), che ha creato e finanziato l’esperimento. Il suo obiettivo? Far simulare ai visitatori la vita in un caldo soffocante per 30 minuti. Si inizia con dieci minuti di sport: camminata su un tapis roulant o corsa, poi un’area relax per esercizi di agilità e infine una sessione di lavoro cognitivo “per renderci conto che abbiamo più difficoltà a prendere decisioni complesse” e a pensare, dice Clot. Il progetto, nato nella sua mente all’inizio del 2021, è una “prima mondiale”. Nei centri di ricerca esistono diverse camere climatiche in grado di variare la temperatura tra i -20°C e i 50°C, così come il livello di umidità, ma non sono mai state rese mobili per poter essere utilizzate dal grande pubblico.

Sta per entrare nel futuro”, dice Christian Clot a un uomo che entra nella cabina. Quando entra, è uno shock. Dopo i 15°C esterni, la temperatura corporea sale rapidamente a 50°C e l’esercizio fisico richiesto non aiuta. Mentre alcuni iniziano correndo, finiscono rapidamente camminando dolcemente, cosa peraltro consigliata. “Siamo un po’ abituati a fare sport, ma abbiamo avuto caldo quando eravamo sul tapis roulant”, dice Clélio, un pensionato venuto con la moglie a scoprire l’esperienza, ancora rosso in viso. “Sul tapis roulant, quando correvo a 3,5 km/h, mi sembrava di correre a 6 o 7 km/h”, aggiunge la moglie. Durante i giochi di agilità e reattività, come premere la luce il più velocemente possibile, Joëlle ha avvertito “un po’ di sensibilità” nei polpastrelli. I team dello Human Adaptation Institute le hanno spiegato che “con il calore, i vasi sanguigni si restringono”, il che può dare sensazioni di formicolio o elettricità. Dopo circa venti minuti, “è più complicato leggere e il cervello è molto pesante”, ha detto Maëlys Lahure, una studentessa che è venuta a provare l’esperimento. Sotto il suo maglioncino blu “cominciava a sudare un po’, a diventare viscido” e il suo viso stava diventando rosso.

Le cause e gli effetti del riscaldamento globale sono stati documentati e il pubblico è stato informato, ma il fatto di “sperimentare in prima persona” l’ipotesi di un clima a 50°C aumenta la consapevolezza e spinge le persone a chiedersi “cosa possiamo fare oggi per evitare che questo accada”, sottolinea Clot. “L’obiettivo non è spaventare le persone, ma innanzitutto sensibilizzarle dall’interno”. All’uscita, i visitatori possono vedere un filmato che illustra gli effetti dell’aumento delle temperature sugli organismi. “Possiamo ancora agire, non è inevitabile, non è troppo tardi”, sottolineano dall’istituto.

Vengono inoltre proposte circa cinquanta possibili soluzioni, sia individuali che collettive, nella speranza che ognuno scelga una o due soluzioni e le metta in pratica. La camera climatica mobile sarà aperta al pubblico dal 30 settembre al 4 ottobre presso il salone dell’edilizia Batimat di Parigi. L’obiettivo sarà anche quello di far entrare nella camera i responsabili delle decisioni, i politici e gli imprenditori.

Non possiamo escludere la possibilità di raggiungere i 50°C in diverse regioni della Francia entro la fine del secolo, data la traiettoria del riscaldamento globale”, ha dichiarato all’Afp Jean-Michel Soubeyroux, vice direttore scientifico della climatologia e dei servizi climatici di Météo-France, l’agenzia meteorologica nazionale francese. Secondo il ministero francese per la Transizione Ecologica, si prevede che il riscaldamento globale raggiungerà i +4°C entro il 2100 in Francia, rispetto alla media di +1,7°C di oggi. Per quanto riguarda la cabina climatica, Soubeyroux la considera di “interesse educativo” e un mezzo di “riflessione collettiva” su come adattarsi a tali temperature.

Chiara Troiano

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