Il Green Deal europeo definisce un approccio integrato a una transizione verde e giusta entro il 2050 e una visione per un futuro climaticamente neutro. Tuttavia, gli attuali impegni e le relative politiche dell’UE “si concentrano principalmente sul lato dell’offerta, affrontando a malapena le misure dal lato della domanda o il contesto globale e gli effetti internazionali della transizione dell’Europa verso la sostenibilità ecologica e sociale”. E’ quanto si legge in una relazione prodotta da Systemiq, organizzazione istituita nel 2016 per guidare il raggiungimento dell’Accordo di Parigi e dell’ONU e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Tra i partner di Systemiq anche Janez Potocnik, già commissario all’Ambiente nella seconda Commissione Barroso. Il Green Deal e le sue iniziative, continua lo studio, “ non affrontano il principale fattore di emissioni e degrado ambientale, ovvero il consumo eccessivo nei paesi ad alto reddito, compresa l’Europa”.
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