tempesta di neve a New York/Afp
Aria molto fredda di origine polare si sta riversando da più giorni sull’Italia. Il suo ingresso sul bacino del Mediterraneo ha dato vita a un ciclone che ora si trova tra il nostro Paese e la Grecia. Ci apprestiamo a vivere la vigilia e il giorno di Natale con almeno mezza Italia colpita dal maltempo.
Saranno sette le regioni che fino a Natale saranno interessate da precipitazioni diffuse e nevose a quote piuttosto basse, a partire dai 300-500 metri, secondo Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it. La parte d’Italia più colpita sarà la fascia adriatica centrale, Marche, Abruzzo e Molise, regioni sferzate da venti freddi da Nord e precipitazioni anche abbondanti, nevose in collina. Ma nevicherà anche sui monti della Campania, della Calabria, della Puglia e della Sicilia sempre a quote collinari. Dove non nevicherà sarà invece la pioggia ad essere la protagonista.
La fase clou di questa nuova ondata di maltempo avverrà nella vigilia di Natale, mentre il 25 dicembre le precipitazioni inizieranno gradualmente a diminuire fino a quasi cessare del tutto.
Sul resto d’Italia invece ci sarà bel tempo con cielo sereno e terso grazie alla rimonta dell’alta pressione delle Azzorre.
Una particolare attenzione dovrà essere tenuta anche per altri due fattori importanti: vento e temperature. La ventilazione continuerà ad essere sostenuta dai quadranti settentrionali con il Grecale e la Tramontana che la faranno da padrone soffiando fin oltre i 50-60 km/h provocando ancora mareggiate con onde alte fino a 3-4 metri.
Le temperature invece saranno in diminuzione. Se al Centro-Sud farà freddo di giorno (con non più di 8-11°C su molte città costiere e di pianura), al Nord sarà di notte in cui piomberà il gelo. Il risveglio di Natale farà registrare intense gelate su gran parte del Nord con valori fino a -4°C anche in pianura e fino a -16/-18°C a circa 2000 metri di altezza. Gelate sono attese anche al Centro, come a Firenze, Perugia e Roma. Il freddo proseguirà anche nella giornata di Santo Stefano (giovedì 26) e almeno fino all’ultimo weekend del 2024. Ma per la fine dell’anno gli aggiornamenti odierni intravedono l’arrivo di una goccia fredda che
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