Brennero, Italia ricorre a Corte di Strasburgo contro i blocchi dell’Austria

Il Consiglio dei ministri ha deciso di ricorrere alla Corte europea di Strasburgo contro i divieti imposti “unilateralmente” al Brennero dal governo austriaco. Al termine del cdm che vara la manovra, Matteo Salvini rivendica un’altra sua personale vittoria:E’ la prima volta nella storia della Repubblica“, che l’Italia ricorre direttamente alla Corte di Giustizia contro un altro Stato Membro per violazione del diritto dell’Unione, spiega. “Da oggi parte un iter che non ha precedenti, però la qualità dell’aria, la vita, i polmoni e il diritto al lavoro dei cittadini italiani non sono meno di quelli dei colleghi austriaci“, scandisce in conferenza stampa.

La richiesta di avviare la procedura prevista dall’art.259 del Trattato UE contro i divieti austriaci al Brennero arriva dal Mit. Si tratta, precisa il ministro, di una scelta “difficile ma obbligata” a fronte della “posizione attendista assunta dalla Commissione“. Toccherà quindi alla Corte di Giustizia chiarire se i divieti austriaci al traffico pesante siano legittimi o se debba prevalere il principio della libera circolazione di merci e persone sancito dai Trattati. Ieri il leader della Lega ha trascorso la giornata in Alto Adige, in vista delle elezioni regionali del 22 ottobre. Una tornata particolare, perché si andrà a votare nella Provincia autonoma di Trento per il rinnovo del Consiglio provinciale e del presidente di provincia, mentre nella Provincia autonoma di Bolzano si voterà per rinnovare il solo Consiglio provinciale, perché il presidente non è eletto dai cittadini.

L’Austria ha imposto nel Brennero il blocco della circolazione dei mezzi pesanti. Una decisione che congestiona il traffico merci italiano alla frontiera su gomma, con il tunnel ferroviario non ancora completato. Le code in autostrada dal lato italiano, causate dalla chiusura del confine superano anche i cento chilometri. Le motivazioni del Tirolo sono ambientali. Ma con le code, dal lato italiano, in Alto Adige ormai i tassi di biossido sono stabilmente superiori alla media. Ad ogni modo, secondo Salvini l’ambiente non c’entra nulla: “È semplicemente concorrenza sleale austriaca nei confronti degli imprenditori e degli autotrasportatori italiani e tedeschi e dell’intero continente europeo“, ha spiegato qualche settimana fa durante il Question Time alla Camera. Questi divieti sono “inaccettabili” proprio perché occupano il principale asse di collegamento tra Nord e Sud Europa, ricorda il vicepremier, nel momento in cui si investono miliardi di euro per il tunnel di base ferroviario del Brennero. Anni di “chiacchiere” non hanno portato a nulla, ha lamentato. Dopo quattro anni, in attesa di un accordo che non c’è, l’Italia si appella alla corte di Giustizia europea di Strasburgo per violazione di diritto eurounitario.

Sul lato viabilità trasnazionale, intanto oggi ha chiuso il traforo del Monte Bianco per nove settimane per l’avvio di una parte dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza del tunnel. Un cantiere oggetto di dibattito e rinviato dal mese scorso dopo la frana che aveva portato alla chiusura temporanea del Frejus ai mezzi pesanti. La galleria che collega Courmayeur e Chamonix ha chiuso quindi dalle 8 di stamattina alle 22 di lunedì 18 dicembre.

Inevitabili saranno comunque le ripercussioni di traffico, soprattutto pesante, sull’intero asse viabile verso il confine con la Francia. Le previsioni dei gestori della rete autostradale indicano in circa tremila, 1800 pesanti, i veicoli che dal Monte Bianco transiteranno dal traforo del Frejus e poi dalla tangenziale. Per questo si è reso necessario procedere ad un aggiornamento del Piano di viabilità alternativa per i lavori di adeguamento delle gallerie della A32. Il documento, approvato dal prefetto di Torino Donato Cafagna, tenendo conto dei cantieri tuttora presenti sulla A32,”individua nell’ex statale 24 e nella statale 25 la viabilità alternativa, in caso di chiusura totale o parziale dell’autostrada”, come si legge in una nota diffusa ieri pomeriggio dalla prefettura di Torino. Inoltre, gli interventi per mitigare gli inevitabili disagi per gli automobilisti prevedono anche la riduzione al minimo delle attività di cantiere in corso, dal rinvio all’anno prossimo dei nuovi cantieri e anche la possibilità, in caso di traffico particolarmente congestionato in tangenziale, di sospendere il cantiere nel tratto di avvicinamento alla A32. È stato messo a punto anche il potenziamento della comunicazione, la conferma di un servizio specialistico di pronto intervento, soccorso e recupero mezzi per recuperare eventuali mezzi in avaria del tunnel del Frejus. Potenziati anche i presidi di forze dell’ordine e di vigili del fuoco mentre Sitaf ha installato, su richiesta delle Unioni dei Comuni quattro centraline per il monitoraggio dell’aria

Chiara Troiano

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