Le bollette della luce sono nettamente scese negli ultimi mesi, “tuttavia i principali elettrodomestici presenti nelle case degli italiani continuano a pesare in modo non indifferente sulle bollette delle famiglie”, sottolinea Assoutenti, che ha realizzato uno studio ad hoc mettendo a confronto i consumi dei principali apparecchi elettrici usati nelle case italiane, confrontando i relativi costi del 2021 con quelli attuali.
L’elettrodomestico che consuma più energia è il condizionatore d’aria, che in casa assorbe in media 400 Kwh all’anno, spiega Assoutenti. Una spesa che si aggira attorno ai 95 euro annui a famiglia (considerate le tariffe elettriche attuali e i consumi di una nucleo di 3 persone che vive in una casa di 100 mq), contro gli 83 euro dell’analogo periodo del 2021 (II trimestre). Al secondo posto si piazza il frigorifero, con 300 Kwh annui e una spesa pari a 71,2 euro (62,5 euro nel 2021). Segue il phon (260 Kwh pari a 61,7 euro). Tra gli apparecchi elettrici che consumano meno energia troviamo la macchina per il caffè (60 Kwh per una spesa alle tariffe attuali pari a 14,2 euro annui) e il computer (95 Kwh annui, 22,5 euro). Complessivamente, i 13 apparecchi elettrici più usati nelle case degli italiani determinano un costo, alle tariffe attuali, pari a 607,5 euro annui a famiglia, il 14% in più rispetto al 2021, quando per gli stessi elettrodomestici, e con i medesimi consumi, la spesa è stata di circa 533 euro, stima Assoutenti.
Si può comunque risparmiare, fino a poco meno di 10 euro al mese. Intanto sostituendo tutte le lampadine presenti in casa con lampadine Led a risparmio energetico: così si riducono di 32 kwh i consumi annui. Poi – spiega Assoutenti – scegliendo solo elettrodomestici ad alto risparmio energetico (classe A+++) si tagliano 150 kwh l’anno. Basterebbe poi adottare un consumo intelligente degli elettrodomestici (ovvero funzionamento a pieno carico, accensione nelle ore serali a tariffa ridotta, utilizzo delle funzioni ‘eco’e simili, ecc.) per risparmiare altri 56 kwh all’anno. Contano inoltre le schermature alle finestre e un migliore isolamento termico che vale -30 kwh in 12 mesi. Infine conviene lo spegnimento quotidiano degli apparecchi in standby e delle luci nelle stanze non utilizzate: -130 kwh all’anno. Tutte queste azioni, secondo Assoutenti, fanno scendere di 398 kwh annui i consumi, per un risparmio economico stimato (sulla base delle attuali tariffe) in 94,5 euro annui a famiglia. Ulteriori risparmi possono arrivare da altri accorgimenti pratici. Tipo: disporre gli alimenti in frigo in modo non corretto o impostare la temperatura sbagliata può comportare un inutile, ma significativo dispendio di energia. Quindi meglio non riempire troppo il frigo: l’energia richiesta per mantenere tutte le zone ugualmente fredde sarà maggiore, e così il consumo. Poi occhio a utilizzare il forno elettrico, che mangia 173 Kwh l’anno se si accende per 15 minuti al giorno. Per cui: evitare il preriscaldamento, utilizzare un timer e piatti di cottura efficienti, no alluminio e spegnere in anticipo.
Capitolo a parte per lavatrice e lavastoviglie: impostando temperature inferiori ai 60°C, il consumo di energia elettrica può essere ridotto fino al 30% per quanto riguarda il primo elettrodomestico ed escludendo il prelavaggio nella lavatrice e l’asciugatura nella lavastoviglie si riduce la necessità di energia fino al 15%. L’uso di decalcificanti e una pulizia regolare consentiranno il 30% di risparmio. Altro consiglio di Assoutenti è quello di stirare il meno possibile: “Evitare di stirare capi come calzini, biancheria intima, tovaglioli, fazzoletti, canovacci, lenzuola e tovaglie: si tratta solo di energia elettrica sprecata”. E poi pulire ciclicamente le lampadine e i lampadari.
Sul fronte gas, ormai siamo quasi a giugno, per cui il riscaldamento è un ricordo. Proprio per questo sarebbe il momento ideale per mettere in pratica la regola numero uno, sia per motivi di sicurezza sia per evitare sanzioni, del risparmio: eseguire la manutenzione della caldaia. “Un impianto ben regolato, pulito e senza incrostazioni di calcare consuma e inquina meno. Senza dimenticare che chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro”, conclude Assoutenti.
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