Ricavi per oltre 45 miliardi nel terzo trimestre, in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante un lungo sciopero che ha bruciato entrate miliardarie in America e Canada. A far tornare i conti di Stellantis sono state le vendite di veicoli elettrici: le consegne globali di Bev sono aumentate del 37% rispetto al terzo trimestre 2022, grazie principalmente a Jeep Avenger, Citroën Ami, Peugeot E-208, nuova Fiat 500e e Citroën ë-Berlingo. Bene comunque anche il cosiddetto ‘terzo motore’ – come l’aveva chiamato John Elkann – ovvero il mercato rappresentato da Sud America, Africa, Medio Oriente, India e Asia Pacifico, dove i ricavi sono saliti del 25%.
“Nella prima metà di quest’anno, Stellantis è emersa come leader nel settore per Aoi (risultato operativo anomalo, ndr), margine e flusso di cassa industriale netto rispetto ai concorrenti equiparabili. Oggi, la nostra priorità è mantenere questo slancio raggiungendo valori di redditività e flussi di cassa ai vertici del settore, affrontando le sfide cruciali dell’industria a breve termine e proseguendo con l’elettrificazione e la trasformazione tecnologica. Questa crescita sta dando impulso all’attuazione della nostra strategia Dare Forward 2030”, ha commentato Natalie Knight, direttore finanziario del gruppo che è tornato secondo in Europa per vendite di Bev, superando Tesla, ma che paga lo sciopero iniziato il 15 settembre in Nord America, costato 50mila consegne in meno e 3 miliardi di ricavi a tutto ottobre.
Un ammanco negativo per circa 750 milioni di euro sull’utile operativo anti imposte che non dovrebbe ripetersi grazie all’accordo provvisorio siglato in questi giorni con i sindacati Uaw e Unifor. In particolare l’accordo con la United Auto Workers porterà il salario massimo a oltre 42 dollari l’ora entro aprile 2028.
Le scorie dei 40 e passa giorni di blocco in America però hanno spinto Stellantis a cancellare alcuni eventi negli Stati Uniti, incluso il Ces a Las Vegas di gennaio, e il gruppo continuerà a tagliare i costi per compensare l’impatto dello sciopero, ha spiegato il direttore finanziario Natalie Knight parlando con i giornalisti americani. “Uno dei nostri marchi di fabbrica è la disciplina dei costi”, ha detto. “Stiamo esaminando tutto: continueremo a sentire di più su questa mitigazione man mano che andiamo avanti”.
La casa automobilista si gode intanto l’accelerazione dell’elettrico e il buon “momentum”. Infatti Stellantis ha infine alzato le stime di vendita per fine anno in nord America all’8% (dalla precedente stima di +5%), nell’Europa allargata del 10% (dal 7%) e nel Medio Oriente e Africa +10% (dal +7%). Tornando all’elettrico, invece, va registrato che Peugeot ha annunciato la prima applicazione di Stla Medium – una delle quattro piattaforme BEV-by-design globali di Stellantis – con la nuova E-3008, che offre caratteristiche ai vertici della categoria per autonomia (fino a 700 km), tempo di ricarica, prestazioni, efficienza e piacere di guida. Fiat poi è tornata al segmento B aprendo la strada alla mobilità urbana sostenibile con la nuova 600e, che vanta caratteristiche di sicurezza all’avanguardia e un’autonomia elettrica di oltre 400 km (ciclo combinato WLTP, cioè di autonomia) e di oltre 600 km (ciclo urbano WLTP) in città. Fiat ha inoltre annunciato la nuova offerta di micromobilità Topolino, con autonomia di 75 km e velocità massima in sicurezza di 45 km/h. In aggiunta, l’azienda ha confermato l’avvio della produzione di veicoli commerciali leggeri full-electric a Ellesmere Port, il primo stabilimento del Regno Unito in cui ha luogo la produzione in serie di soli Bev, nonché il primo stabilimento Stellantis a livello globale dedicato ai veicoli elettrici.
Prossimamente sarà anche introdotta sul mercato la Citroën ë-C3 full-electric. Prima vettura elettrica di costo contenuto offerta in Europa, la ë-C3 vanta caratteristiche di comfort ai vertici della categoria e assicura un’esperienza elettrica semplificata grazie a una batteria da 44 kWh, che offre un’autonomia fino a 320 km (199 miglia) nel ciclo Wltp Il tutto a prezzi netti e accessibili in molti mercati europei, a partire da 23.300 euro. Stellantis ha inaugurato inoltre il suo primo Battery Technology Center nel complesso industriale di Mirafiori, a Torino. Questo centro innovativo accresce la capacità dell’azienda di progettare, sviluppare e testare i pacchi batteria, i moduli, le celle ad alta tensione e i software che andranno ad alimentare i futuri veicoli dei brand del gruppo guidato da Carlos Tavares. Nel mentre, in Nord America, Stellantis e sei grandi case automobilistiche mondiali creeranno una rete di ricarica senza precedenti, con l’installazione di almeno 30.000 punti di ricarica ad alta potenza.
Stellantis infine, va ricordato, pochi giorni fa ha acquistato per 1,5 miliardi di euro una partecipazione rilevante nella società cinese di veicoli elettrici Zhejiang Leapmotor Technologies Ltd. per aiutarla a far fronte al calo delle vendite nel più grande mercato automobilistico del mondo e a ridurre ulteriormente i costi dei veicoli elettrici. Obiettivo a lungo termine di Stellantis in Cina: un milione di immatricolazioni a cui aggiungere +500mila vendite fuori dall’ex celeste impero attraverso la Joint Venture, entro il 2030.
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