Tesla fa retromarcia: -13,4% vendite in 4 mesi. Un’auto elettrica su 5 nel mondo è Byd

Tra tutti i principali marchi automobilistici dell’elettrico, Tesla è l’unico che tra gennaio e aprile, a livello globale, ha registrato un calo. A due cifre: -13,4% con 422.000 unità consegnate. Un terzo rispetto a Byd: 1 milione 242mila auto consegnate e una crescita del 43,2%. Secondo l’ultimo report di settore di Sne Research, si comportano bene, in generale, tutti i principali marchi cinesi, al momento unici competitors della compagnia di Elon Musk a livello internazionale. Giusto per dare una dimensione, nei primi quattro mesi dell’anno le consegne di veicoli elettrici a batteria (Bev) e ibridi plug in (pur considerando la quota – minoritaria – di veicoli commerciali) sono balzate a 5 milioni e 808mila unità, con un aumento di circa il 34,6% su base annua.

Byd si è classificata al primo posto nella classifica mondiale delle vendite di veicoli elettrici ed è sulla buona strada per raggiungere il target di 6 milioni di unità vendute nell’anno. Secondo l’analisi di Sne Research, il colosso cinese ha risposto “attivamente” ai cambiamenti nelle politiche tariffarie e in materia di sussidi, costruendo linee di produzione locali o espandendole in Europa (Ungheria e Turchia) e nel sud-est asiatico (Thailandia, Indonesia e Cambogia). “Grazie alla sua competitività di prezzo e alla sua tecnologia, Byd ha effettuato una mossa strategica per migliorare la notorietà del suo marchio e rafforzare il vantaggio competitivo nell’intero ecosistema dei veicoli elettrici”, spiegano gli analisti. In pratica oltre un quinto delle vetture elettriche vendute nel periodo era una Byd (21,4% di quota di mercato globale nel segmento Bev-Phev). Ma anche il gruppo Geely (di Hangzhou), al secondo posto in classifica, ha registrato una crescita significativa (+79,4%), vendendo 616.000 unità.

Tesla, al terzo posto della classifica globale di vendite sull’elettrico, ha registrato invece un calo delle vendite del 13,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a causa di un rallentamento delle vendite di Model 3 e Y. In Europa, le vendite sono diminuite del 34,6% e in Nord America del 9,1%. Nello specifico, nel Vecchio continente, il calo delle vendite è stato causato principalmente dalla sospensione della produzione decisa per lanciare Juniper, la versione rinnovata della Model Y, e dalla carenza di scorte. Tesla aveva pianificato di lanciare un nuovo modello entry-level, ma il programma di produzione è stato ritardato di almeno tre mesi, con la produzione di massa ora prevista per iniziare tra la seconda metà del 2025 e l’inizio del 2026. Inoltre, Tesla sta lavorando al perfezionamento del software di guida autonoma e all’espansione dei suoi servizi in abbonamento per rafforzare il suo modello di ricavi basato sul software. “Tuttavia, l’impegno politico del Ceo Elon Musk ha avuto un impatto negativo sull’immagine del marchio, portando a un calo della fiducia dei consumatori”, spiega Sne Research.

Su base geografica, l’Europa ha registrato una ripresa della crescita, registrando un aumento del 26,2% nelle vendite di veicoli elettrici rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il lancio di nuovi modelli come Renault R5, Stellantis e-C3, Kia EV3 e Hyundai Casper Electric (Inster) sta trainando la ripresa della domanda sul mercato. Il mercato del vecchio continente, non è un mistero, è uno dei più appetibili per i marchi cinesi: Byd sta facendo base in Ungheria, ma anche Nio (da Shanghai) e MG (di proprietà di Saic) e Leapmotor hanno deciso di entrare nel mercato europeo o di espandere la propria presenza. Nel frattempo, l’Ue ha rinviato l’attuazione delle normative sulle emissioni di CO₂ al 2027, con i criteri di conformità modificati per consentire l’utilizzo delle emissioni medie dal 2025 al 2027.

Rallenta invece il mercato nordamericano, che nei primi quattro mesi dell’anno, ha registrato una crescita di appena il 4%, pari al 9,6% della quota di mercato globale. Grazie ai benefici del credito d’imposta previsti dall’Inflation Reduction Act (IRA) statunitense, importanti produttori come General Motors, Ford e Hyundai stanno aumentando la produzione locale in Nord America. “Tuttavia l’incertezza politica sta aumentando sotto l’amministrazione Trump a causa di potenziali tagli ai sussidi e della revisione di dazi aggiuntivi. Le case automobilistiche sono ora tenute a mantenere un portafoglio bilanciato tra veicoli a motore a combustione interna e veicoli elettrici, insieme a strategie di risposta flessibili”.

Guardando al mercato asiatico (Cina esclusa) la crescita del quadrimestre si è attestata a +37,1% su base annua. Sne research sottolinea ad esempio che il Giappone si sta allontanando dalla sua tradizionale strategia incentrata sull’ibrido, come si evince dalle recenti iniziative di Toyota e Lexus per il lancio di nuovi modelli Bev. L’India si è posta l’obiettivo di raggiungere una quota del 30% di veicoli elettrici entro il 2030 e sta attivamente rinnovando i suoi programmi di sussidi e ampliando le infrastrutture di ricarica. Nel sud-est asiatico, Paesi come Thailandia e Indonesia stanno emergendo come hub chiave per la produzione di veicoli elettrici, con i loro governi che offrono incentivi come agevolazioni fiscali e supporto per attrarre stabilimenti di produzione locali.

Elena Fois

Recent Posts

Si apre in Canada un G7 incandescente: sul piatto guerre, dazi e cambiamento climatico

I leader del G7 si riuniranno da domenica a martedì in Canada, per la prima…

10 ore ago

Iran lancia attacco missilistico su Israele

Sirene antiaeree hanno suonato a Gerusalemme e forti esplosioni sono state udite pochi minuti fa,…

21 ore ago

Iran, P.Chigi: Governo lavora con tutti i partner per promuovere de-escalation

"Il Governo italiano continuerà a lavorare con tutti i partner per promuovere una de-escalation e…

22 ore ago

Iran, P.Chigi: Preoccupazione per rapporti Aiea su Teheran in violazione obblighi nucleare

"Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presieduto oggi un vertice in videoconferenza per valutare…

22 ore ago

Iran, Israele: Impossibile distruggere nucleare solo con forza

Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale israeliano Tzachi Hanegbi ha dichiarato che è "impossibile" distruggere…

22 ore ago

Iran, Israele continua a colpire ‘con tutta la forza’

L'esercito israeliano afferma che la sua aeronautica continua ad attaccare l'Iran "con tutta la forza".…

22 ore ago