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Ue-Mercosur, Pe approva salvaguardie agricole. Weber: “Facciamo il massimo”. FI, FdI e Lega divise

Possibilità di sospendere le preferenze tariffarie per prodotti agricoli sensibili come pollame e carne bovina; soglie più rigorose per attivare le misure di salvaguardia e tempi di indagine più brevi; monitoraggio del mercato da parte della Commissione e analisi ogni tre mesi. I deputati del Parlamento europeo hanno adottato, in plenaria, l’introduzione di una clausola di salvaguardia per l’accordo commerciale Ue-Mercosur. L’obiettivo è evitare che le importazioni dai Paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay) danneggino il settore agricolo europeo. A sostenere la posizione, è stata un’ampia maggioranza – con 431 voti favorevoli, 161 contrari e 70 astensioni. Tra i partiti italiani, si registra l’ordine sparso delle forze di maggioranza: a sostenere il documento sono stati Partito democratico, Forza Italia e Verdi; a bocciarlo, Lega e Movimento 5 stelle; ad astenersi Fratelli d’Italia.

Nel dettaglio, il progetto di regolamento definisce le modalità con cui l’Ue potrebbe sospendere temporaneamente le preferenze tariffarie sulle importazioni di alcuni prodotti agricoli considerati sensibili – come pollame o carne bovina – provenienti da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay nel caso in cui creassero un danno ai produttori dell’Ue. Di fatto, Bruxelles metterebbe in pausa i vantaggi concessi nell’ambito dell’accordo e riscatterebbero i dazi all’importazione. Per farlo, la Commissione dovrebbe avviare un’indagine sulla necessità di attivare queste misure di protezione. E, per il Parlamento, tali azioni vanno adottate quando le importazioni di prodotti agricoli sensibili aumentano in media del 5% su un periodo di tre anni, ritoccando al ribasso la soglia di allarme proposta dalla Commissione del 10% annuo. I deputati chiedono, inoltre, indagini più rapide, da sei a tre mesi in generale e da quattro a due mesi nel caso di prodotti sensibili, affinché le misure di salvaguardia possano essere introdotte più rapidamente. In aggiunta, i deputati propongono anche l’introduzione di un meccanismo di reciprocità in base al quale la Commissione avvierà un’indagine e adotterà misure di salvaguardia nel caso ci siano prove credibili che le importazioni che beneficiano di preferenze tariffarie non rispettino requisiti equivalenti in materia di ambiente, benessere animale, salute, sicurezza alimentare o tutela del lavoro applicabili ai produttori dell’Ue.

Questa mattina presto, in conferenza stampa, il presidente del Partito popolare europeo (Ppe), Manfred Weber, ha sottolineato che “è la prima volta nella storia dell’Unione europea in cui facciamo una legislazione specifica per le garanzie nell’applicazione di un accordo commerciale” ed “è una grande prova del fatto che facciamo il massimo per proteggere il settore agricolo”. Per la Lega al Parlamento europeo, invece, si tratta di “misure cosmetiche, senza soluzioni concrete”. Inoltre, “non ci sono tutele adeguate per il settore agricolo e i nostri produttori, italiani ed europei. In particolare, mancano garanzie sulla reciprocità degli standard, nonché un meccanismo per l’attivazione automatica della clausola”. Mentre il M5s, oltre a rilevare che “Forza Italia ha votato a favore e Fratelli d’Italia si è astenuta sulle strampalate clausole di salvaguardia dell’accordo Mercosur approvate oggi dal Parlamento europeo”, ha sottolineato che “le clausole di salvaguardia, approvate oggi, non bastano a tutelare i settori più colpiti – zucchero, miele, ortofrutta, quello della carne e del riso – e l’esperienza passata dimostra che vengono attivate troppo tardi quando si è già fatta tabula rasa di interi settori produttivi”.

Di tutt’altro avviso il Pd: “Grazie al nostro lavoro, come Parlamento abbiamo proposto di rafforzare il sistema di monitoraggio e di intervento, intensificando la cooperazione e lo scambio di dati tra Stati membri e riducendo la frequenza delle relazioni a cadenza trimestrale. Allo stesso tempo, il Parlamento chiede maggiore attenzione alla qualità dei prodotti importati tramite un criterio di reciprocità per quanto riguarda i prodotti e le norme di produzione, si dimezzando le soglie per avviare indagini e si accelerano tempi e procedure, consentendo di attivare più rapidamente indagini e misure di salvaguardia provvisorie a tutela dei settori sensibili”, ha specificato il Pd in una nota.

Anche i Verdi, seppur critici, hanno per ora sostenuto il regolamento sulle clausole di salvaguardia. “Come Verdi, abbiamo votato a favore per poter difendere la nostra posizione nel trilogo che si apre già domani, ma sia chiaro: rimaniamo contrari al trattato, queste clausole sono nient’altro che una foglia di fico dietro cui si nascondono la Commissione e i governi che vogliono imporre il Mercosur. Sono difficilissime da attivare e non garantiscono davvero né agricoltori né consumatori europei. Clausola o non clausola, il Mercosur fa male all’Europa e va respinto”, ha affermato Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi eletta nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra. Ora si attende la posizione del governo italiano. “Chiediamo che l’Italia faccia come la Francia, ascolti gli agricoltori e dica chiaramente ‘no’ al trattato. La destra deve uscire dall’ambiguità: Fratelli d’Italia e Lega si dichiarano contrari al Mercosur, ma il governo Meloni non ha ancora adottato una posizione ufficiale. Eppure, l’Italia è l’ago della bilancia e può ancora bloccare il trattato”, ha concluso Guarda.

Il voto sulle clausole di salvaguardia bilaterale sono la prima tappa per l’Ue in una settimana delicata per il dossier. La presidente della Commissione europea punta a volare in Brasile sabato prossimo, 20 dicembre, per firmare l’accordo. Ma il sostegno dei Paesi membri è ancora incerto, soprattutto dopo la richiesta di Parigi di posticipare ad anno nuovo la decisione perché al momento mancherebbero le condizioni di tutela dei produttori francesi. È tutto da vedere, quindi, se il voto sulle clausole – e l’introduzione del meccanismo di reciprocità caro, ad esempio, all’Italia e alla Francia – possano smussare alcune posizioni delle capitali. Intanto, tra due giorni, in concomitanza con il Consiglio europeo, gli agricoltori torneranno a Bruxelles, con i trattori, per protestare contro l’impostazione data alla proposta del prossimo bilancio pluriennale dell’Unione europea per il periodo 2028-2034 e al taglio dei fondi per la Politica agricola comune (Pac), ma anche contro l’accordo commerciale Ue-Mercosur. Un accordo che a Bruxelles viene visto come di “massima importanza per l’Unione europea: economicamente, diplomaticamente, geopoliticamente”, ha dichiarato ieri il portavoce della Commissione europea per il Commercio, Olof Gill. “Ma anche in termini di credibilità sulla scena globale. E su questa base la nostra aspettativa rimane di portarlo a termine prima della fine di quest’anno”, ha evidenziato.

Elena Fois

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