Nell’accordo di libero scambio Ue-Nuova Zelanda è riservato un capitolo sull’energia e le materie prime, che specifica l’eliminazione delle restrizioni all’esportazione di beni energetici, rinnovabili incluse. L’intesa “vieta i monopoli di esportazione per l’energia o le materie prime”, ma anche l’intervento “ingiustificato” del governo nella determinazione dei prezzi e la doppia tariffazione (in cui i prezzi all’esportazione vengono fissati al di sopra dei prezzi interni), “una delle forme più importanti di sovvenzionamento dei combustibili fossili a livello globale”.
Per quanto riguarda le energie rinnovabili e i prodotti ad alta efficienza energetica, saranno promossi il commercio e gli investimenti, “affrontando le principali barriere non tariffarie specifiche per ogni tecnologia”: accesso non discriminatorio alla rete, utilizzo da parte di un’autorità di regolamentazione indipendente, bilanciamento dei mercati e promozione della cooperazione su standard comuni.
Sarà anche aumentata la trasparenza e l’equità dei processi di autorizzazione delle licenze per gli idrocarburi, l’elettricità e le materie prime “come mezzo per migliorare la governance e le condizioni di investimento”.
Si gioca in buona parte sul tema infrastrutturale e sulla difesa del territorio la partita…
Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Stellantis sottolinea che…
La spesa vale l'impresa, ma solo se tutti faranno la propria parte. Il vecchio adagio…
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il G20, il gruppo delle venti maggiori economie del mondo,…
Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…
Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…