Secondo quanto riferisce il quotidiano La Stampa, il 2 febbraio sarebbe avven uto un incontro a Roma tra l’ad di Terna, Giuseppina Di Foggia, i rappresentanti del ministero dell’Ambiente e l’Autorità per le energie rinnovabili della Libia (ReaoL), alla presenza anche di Osama Al-Darrat, consigliere del primo ministro libico per l’elettricità e le energie rinnovabili e presidente del comitato per l’interconnessione elettrica tra la Libia e i paesi dell’Europa meridionale, per ragionare sull’ipotesi di una nuova interconnessione energetica tra i due paesi. Nell’ambito del Piano Mattei, questa nuova iniziativa – che segue quella pressoché analoga con la Tunisia, questo ambizioso progetto che darebbe alla Libia un ruolo centrale nel trasferimento di energia tra Africa ed Europa e nello sfruttamento delle vaste fonti di energie rinnovabili. Nel caso questo scenario dovesse concretizzarsi – si legge ancora su La Stampa -, “interconnettere la Libia con l’Italia implicherebbe un percorso più lungo (in cavo singolo o in cavo doppio?) e quindi di un progetto di maggiori dimensioni rispetto a quello con la Tunisia. Facendo un calcolo aritmetico, se la connessione con Tunisi comporterà un investimento di 850 milioni, quello con Tripoli dovrebbe aggirarsi intorno a quota 2 miliardi”.
Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…
Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…
"In Europa sono in vigore normative molto stringenti in materia ambientale ed Ets e probabilmente…
“Il combinato disposto delle regole delle ETS e delle regole del CBAM, che elimina sostanzialmente…
“C'è un tema di supporto di politiche pubbliche ai processi di decarbonizzazione, le misure attualmente…
“Oggi l'idrogeno è molto costoso, molto caro, difficile da stoccare, difficile da trasportare e quindi…