La Germania ha deciso di opporsi formalmente al secondo atto delegato della tassonomia, il sistema di classificazione degli investimenti sostenibili a cui lavora la Commissione europea. Lo si apprende a Bruxelles. Il secondo atto delegato proposto dalla Commissione Europea riguarda l’inclusione dell’energia nucleare e del gas tra le attività economiche che possono contribuire alla transizione, a certe condizioni e per un tempo limitato. Il testo è stato trasmesso ai due co-legislatori – Parlamento e Consiglio – all’inizio di marzo, con quattro mesi per esaminare il documento ed eventualmente opporsi. Agli Stati in Consiglio serve una maggioranza qualificata rafforzata inversa per opporsi, che significa almeno 20 Stati membri che rappresentino il 65% della popolazione dell’UE. Se al Consiglio è molto improbabile una bocciatura dell’atto delegato (pur con il peso politico della Germania),al Parlamento europeo è sufficiente una maggioranza semplice (ossia almeno 353 deputati in seduta plenaria) e dunque è più verosimile che il testo non passi.
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