La Conferenza dei servizi sul rigassificatore di Piombino concede a Snam l’Aia, Autorizzazione integrata ambientale, per l’installazione dell’impianto nel porto. Anche se il Comune ha espresso parere contrario, il Ruas e la Regione Toscana hanno invece espresso parere favorevole con prescrizioni.
Dovrebbe entrare in funzione entro maggio di quest’anno, ovvero a 6 mesi dall’autorizzazione. “Ci sono 200 persone che lavorano 24 ore su 24 per raggiungere l’obiettivo”, fa sapere Stefano Venier, Ceo di Snam. Ma il sindaco, Francesco Ferrari, non molla: “Tutte questioni profondamente legate alla sicurezza della città e dei cittadini che non possono continuare ad essere ignorate. Attendiamo l’udienza del Tar e, intanto, valuteremo con la Task force di legali e tecnici se impugnare anche questo ennesimo atto”, afferma.
Le argomentazioni del primo cittadino non cambiano: “Non c’è ancora chiarezza sulle molte criticità che abbiamo sollevato”, sostiene. Si discute di una nave sulla quale sono in corso, rileva, “significative opere che ne modificheranno sostanzialmente l’assetto”. Così, quella che rischia di arrivare a Piombino non sarà la nave che è stata studiata e valutata. Snam, denuncia Ferrari, “ha ammesso di non conoscere molti aspetti essenziali e che l’impianto non è ancora stato testato. Inoltre, si continua a non affrontare i temi degli incidenti rilevanti, dell’impatto dell’impianto sulla salute pubblica e dell’operatività del porto una volta installato il rigassificatore”.
La società però è convinta che il progetto andrà in porto nei tempi. “La situazione del mercato del gas è abbastanza buona. Grazie a un clima mite nelle ultime settimane e grazie a tutte le iniziative che abbiamo messo a terra, ora ci sono 2,5 miliardi di metri cubi di gas in più negli stoccaggi. Potremmo arrivare a 4 miliardi di metri cubi di gas di scorta ad aprile”, sostiene Venier. Considera l’obiettivo di arrivare a riempire 11 miliardi di metri cubi di gas per il prossimo inverno “più fattibili” e il rigassificatore di Piombino “darà un contributo di 2,5 miliardi dalla prossima estate”. Con i due rigassificatori di Piombino e Ravenna, Snam prevede che l’Italia avrà nel 2025-2026 il “40% del proprio fabbisogno copribile con forniture di gas liquefatto”. Si partiva dal 20% scarso, “mi sembra già un importante step”.
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