Il governo britannico ha annunciato un investimento di quasi 22 miliardi di sterline in 25 anni per sviluppare progetti di cattura e stoccaggio del carbonio, con l’obiettivo di stimolare la crescita e ridurre le emissioni di Co2. Questi progetti permetteranno di “rilanciare i nostri centri industriali investendo nell’industria del futuro“, ha affermato il primo ministro Keir Starmer, salito al potere a luglio dopo la vittoria dei laburisti alle elezioni legislative. Il premier oggi dovrebbe annunciare la creazione di tre hub per la cattura del carbonio in ex aree industriali nel nord-ovest dell’Inghilterra – nella regione di Liverpool – e nel nord-est, proprio nel corso di una visita in quelle zone insieme al cancelliere Rachel Reeves e al segretario all’Energia Ed Miliband.
La cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCUS) consiste nel catturare le emissioni in uscita dalle fabbriche (centrali elettriche, cementifici, altiforni, ecc.), prima che entrino nell’atmosfera. Questa tecnologia prevede di iniettarli in profondità nei serbatoi geologici o di riutilizzarli. Secondo il governo, questi progetti creeranno 4.000 posti di lavoro (50.000 nel lungo termine) e genereranno 8 miliardi di investimenti privati, aiutando il Paese a raggiungere gli obiettivi climatici con la riduzione di emissioni di carbonio nell’atmosfera di 8,5 milioni di tonnellate all’anno. Lo stoccaggio dovrebbe iniziare dal 2028.
L’investimento ha ricevuto il plauso di Eni: lo stanziamento di fondi, si legge in una nota, segna il lancio dell’industria CCS nel Regno Unito. Il finanziamento include investimenti per gli emettitori industriali in Track 1 e rappresenta una tappa fondamentale verso la fase esecutiva di HyNet, che sbloccherà ulteriori significativi investimenti nell’area. Il finanziamento include investimenti per gli emettitori industriali in Track 1 e rappresenta una tappa fondamentale verso la fase esecutiva di HyNet, che sbloccherà ulteriori significativi investimenti nell’area.
Il Segretario di Stato per la Sicurezza Energetica e Net Zero del Regno Unito, Ed Miliband, ha aggiunto: “Lunedì, si è conclusa l’era del carbone, una storia lunga 150 anni in questo paese. Oggi inizia una nuova era. Con questo finanziamento, apriamo la strada alla rivoluzione dell’energia pulita che ricostruirà i cuori industriali della Gran Bretagna. Sono orgoglioso di aver dato il via a questo settore nel 2009 e sono ancora più orgoglioso oggi di renderlo realtà. Questo finanziamento testimonia la forza di un governo attivo che lavora in collaborazione con le imprese per creare buoni posti di lavoro per le nostre comunità”.
Per l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi “la notizia di oggi rappresenta un passo importante verso la creazione di una nuova filiera di business legata alla transizione energetica. HyNet diventerà uno dei primi cluster a basse emissioni di CO2 al mondo e il progetto decarbonizzerà uno dei principali distretti industriali ad alta intensità energetica, promuovendo una crescita economica significativa in questa regione del Regno Unito. L’impegno condiviso oggi rappresenta una dimostrazione concreta di come i Governi e l’industria possono lavorare insieme per attuare politiche industriali efficienti e pragmatiche per accelerare la decarbonizzazione, e conferma il ruolo di Eni come partner chiave del Paese verso il Net Zero.”
HyNet è uno tra i progetti CCS più avanzati del Regno Unito, e nell’ambito di tale iniziativa Eni, in qualità di operatore per il sistema di trasporto e stoccaggio di CO2, contribuirà ad abbattere in modo sicuro le emissioni delle industrie hard-to-abate nel Nord Ovest dell’Inghilterra e del Galles del Nord con una capacità iniziale di stoccaggio pari a 4,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno nella prima fase, e un aumento potenziale fino a 10 milioni di tonnellate di CO2 all’anno dopo il 2030. Il progetto apporterà un contributo significativo riducendo l’impatto di queste industrie e contribuirà all’obiettivo del Regno Unito di stoccare 20-30 milioni di tonnellate di CO2. Il progetto trasformerà una delle regioni industriali più energivore del Paese in uno dei primi cluster industriali a basse emissioni di carbonio al mondo attraverso il riutilizzo dei giacimenti di gas depletati operati da Eni nella baia di Liverpool. HyNet non solo potrà garantire l’occupazione locale, sostenendo la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate, ma sarà in grado anche di mantenere nel lungo periodo la competitività industriale del Paese creando nuove catene produttive e posti di lavoro
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