La missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) è a Zaporizhia, al Sud-Est dell’Ucraina. Nella centrale atomica che porta il nome della città, l’intenzione è quella di stabilire una presenza “permanente“ per prevenire un incidente nucleare.
Gli ispettori avranno accesso all’impianto occupato dai russi a partire da oggi. “Ci stiamo preparando per il vero lavoro che inizierà giovedì“, riferisce il direttore generale dell’organizzazione, Rafaelo Grossi. “Cercheremo di stabilire una presenza permanente dell’agenzia da quel momento in poi“, aggiunge, prospettando una soluzione che non era stata menzionata prima, soprattutto dai russi.
Il convoglio, composto da una ventina di auto, metà delle quali con la scritta ‘ONU’, e un’ambulanza, è arrivato in città, a circa 50 chilometri in linea d’aria dall’impianto, nel primo pomeriggio di ieri. La missione di 14 persone è stata ricevuta il giorno prima a Kiev dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ha lasciato la capitale mercoledì mattina presto.
“Vogliamo evitare un incidente nucleare”, conferma Grossi alla stampa, aggiungendo che gli esperti trascorreranno “alcuni giorni” sul posto e assicurando di aver ricevuto garanzie di sicurezza dalle autorità russe e ucraine.
L’Ucraina ha chiesto alle forze russe un corridoio con il cessate il fuoco sulla strada per l’impianto. “Le truppe di occupazione russe devono smettere di sparare sui corridoi utilizzati dalla delegazione dell’AIEA e non ostacolare le sue attività“, accusa su Facebook il portavoce diplomatico ucraino, Oleg Nikolenko. Secondo Yevgen Yevtushenko, capo dell’amministrazione di Nikopol, i russi, che controllano il sito e l’Energodar, sul cui territorio si trova, hanno bombardato la città per dare alla missione dell’AIEA l’impressione che fosse Kiev a colpire l’area intorno all’impianto.
Intanto, a Mosca, il ministero della Difesa russo ha simmetricamente accusato le forze ucraine di “provocazioni” volte a “disturbare il lavoro della missione dell’AIEA“, sostenendo che uno dei bombardamenti di artiglieria ucraini aveva “colpito” martedì “un edificio per il ritrattamento di rifiuti radioattivi” presso il complesso.
Da settimane Kiev e Mosca si accusano a vicenda di mettere in pericolo la sicurezza della centrale e di rischiare un incidente nucleare.
L’impianto, il più grande d’Europa, è occupato dall’esercito russo dall’inizio di marzo, dopo l’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio. Kiev ha accusato Mosca di aver dispiegato centinaia di soldati in quella zona, di aver posizionato pezzi di artiglieria e di aver immagazzinato munizioni. Zaporizhia, una delle quattro centrali nucleari attive in Ucraina, ha sei reattori con una capacità di mille megawatt ciascuno. La settimana scorsa, per la prima volta nella sua storia, è stata brevemente scollegata dalla rete elettrica in seguito al danneggiamento delle linee elettriche.
Credit foto: Rafael Grossi/Twitter
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