Alle 10.30 del mattino, i vigili del fuoco avevano registrato una trentina di incidenti di caduta di alberi e tetti divelti. In tutto, un migliaio di vigili del fuoco e più di 530 gendarmi sono stati mobilitati per intervenire rapidamente se necessario.
Circa venti strade sono state interrotte da frane, caduta di alberi e, in due casi, guadi allagati. Nella valle della Tinée, i villaggi di Saint-Etienne-de-Tinée e Isola sono stati temporaneamente isolati.
Dopo oltre 200 evacuazioni preventive effettuate giovedì sera nelle valli e decine di altre nei campeggi delle zone a rischio di inondazione sulla costa, in mattinata altri residenti sono stati accompagnati in centri di accoglienza temporanei per far fronte all’innalzamento delle acque. Fino a 6.000 abitazioni erano prive di corrente elettrica questa mattina, ma il servizio è stato ripristinato in mattinata per almeno la metà.
Nell’Ardèche e nella Drôme, dove il vento ha soffiato forte e ha costretto i vigili del fuoco a una sessantina di interventi, fino a 13.000 case erano senza elettricità e molte erano ancora senza corrente a mezzogiorno, secondo le due prefetture. Sono caduti tra i 150 e i 200 mm di pioggia, con quantità occasionali fino a 260 mm nell’ovest dell’Ardèche.
Sempre nella regione Alvernia-Rodano-Alpi, sono state registrate raffiche di 100 km/h a ovest di Lione e di 146 km/h nel massiccio degli Ecrins (Isère).
(segue)
(AFP)
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