“La riaccensione dell’Altoforno 1 non solo rappresenta un passaggio importante nel processo di rilancio dello stabilimento di Taranto, segnando l’inizio di un percorso che mira alla transizione verso la decarbonizzazione e l’adozione di forni elettrici, ma anche una tappa fondamentale che farà registrare, a regime, una diminuzione del numero di lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) e riporterà l’azienda su una strada di crescita sostenibile”. E’ quanto scrive Acciaierie d’Italia in Amministrazione straordinaria.
L’avvio del secondo Altoforno, avvenuto il 15 ottobre 2024, ha coinvolto circa 3.000 lavoratori e avrà effetti visibili sugli impianti a valle del ciclo integrale jonico e sugli altri stabilimenti come Genova e Novi Ligure.
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