I prezzi europei del gas naturale salgono del 2,5% a 32,6 euro per megawattora, indicando un fragile equilibrio di mercato nonostante la debole domanda. Ciò segue un calo del 2,1% giovedì e un guadagno del 4,3% mercoledì, portando a un potenziale piccolo guadagno settimanale.
I trader sono preoccupati a causa di interruzioni non pianificate, clima più caldo e maggiore concorrenza globale per i carichi. Un recente fattore rialzista è un’interruzione presso l’impianto di esportazione di gas liquefatto Ichthys in Australia, che rischia di restringere l’approvvigionamento globale nonostante i flussi di rimbalzo dalla Norvegia e la ripresa delle esportazioni da un importante impianto di Gnl degli Stati Uniti dopo l’uragano Beryl.
Si gioca in buona parte sul tema infrastrutturale e sulla difesa del territorio la partita…
Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Stellantis sottolinea che…
La spesa vale l'impresa, ma solo se tutti faranno la propria parte. Il vecchio adagio…
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il G20, il gruppo delle venti maggiori economie del mondo,…
Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…
Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…