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I principali programmi per concessione contributi a enti territoriali

Anche se senza un quadro legislativo organico di riferimento, in questi anni non sono mancati gli interventi legislativi statali in materia di rigenerazione urbana. Tra questi, di fondamentale importanza sono stati i programmi di finanziamento di progetti degli enti territoriali. Lo studio su ‘Le politiche di rigenerazione urbana-prospettive e possibili impatti’, condotto dal Servizio studi della Camera dei deputati in collaborazione con l’istituto di ricerca Cresme, su richiesta della commissione Ambiente di Montecitorio, ha tracciato un quadro dei principali interventi, in ordine cronologico.

PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

Sono stati tra i primi interventi a prevedere la partecipazione del privato in operazioni di riqualificazione di ambiti urbani, finalizzati alla riqualificazione del tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale. In particolare l’articolo 2, comma 2, della legge 179 del 1992 (Norme per l’edilizia residenziale pubblica) aveva destinato la somma di 288 miliardi di vecchie lire per la realizzazione di programmi di riqualificazione urbana (Priu), individuati con accordi di programma finalizzati alla riqualificazione del tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale.

PIANO NAZIONALE PER LE CITTÀ

Per avviare interventi per la riqualificazione di aree urbane, con particolare riguardo a quelle degradate, è stato introdotto nel 2012 uno strumento operativo denominato ‘Piano nazionale per le città‘, affidato alla gestione di una apposita cabina di regia. Per il completamento degli interventi del Piano, in caso di inerzia realizzativa, sentito il comune interessato, è stata prevista la nomina di commissari straordinari.

PROGRAMMA STRAORDINARIO PERIFERIE

Il Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia fu introdotto dalla legge di Stabilità 2016, ed è stato indirizzato a favore di aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza dei servizi, mediante la presentazione di progetti da parte degli enti locali.

PICCOLI COMUNI E CENTRI STORICI

La legge 158 del 2017 ha previsto misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni; per l’utilizzo delle risorse, è prevista la predisposizione di un Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni e un elenco di interventi prioritari assicurati dal Piano nazionale.

MESSA IN SICUREZZA EDIFICI

La legge di bilancio 2019 ha disposto lo stanziamento di risorse per la messa in sicurezza di edifici e del territorio, per il periodo 2021-2033 (esteso successivamente anche all’anno 2034), pari a circa 8,1 miliardi di euro complessivi, assegnati dalle singole Regioni e dal ministero dell’Interno ai comuni (a partire dai comuni con una popolazione inferiore o uguale a 5mila abitanti). L’articolo 49 del decreto legge 124 del 2019, poi, ha esteso l’utilizzo delle risorse attribuite ai comuni dalle singole regioni (3,2 miliardi di euro) anche al settore dei trasporti e della viabilità, con la finalità di ridurre l’inquinamento ambientale e di favorire investimenti finalizzati alla rigenerazione urbana, alla riconversione energetica verso fonti rinnovabili, ad infrastrutture sociali e alle bonifiche ambientali. L’assegnazione delle risorse è stata incrementata e rimodulata con successivi interventi legislativi, che hanno anche ampliato le finalità degli interventi ammissibili a finanziamento.

LOTTA A DEGRADO ED EMARGINAZIONE

La legge di Bilancio 2020 ha assegnato 8,5 miliardi di euro, per il periodo 2021-2034, ai comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, non capoluogo di provincia, ed ai comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana, per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, nel limite complessivo di 150 milioni di euro per l’anno 2021, di 250 milioni di euro per l’anno 2022, di 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e di 700 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034. Tale intervento è stato poi recepito tra le linee di investimento finanziate con il Pnrr.

PINQUA

Il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, istituito con la legge di Bilancio 2020 e poi recepito tra le linee di investimento finanziate con il Pnrr, è finalizzato alla riduzione del disagio abitativo, con particolare riferimento alle periferie, in un’ottica di sostenibilità e densificazione, e senza consumo di nuovo suolo, con la previsione che i relativi interventi devono seguire il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (smart city).

LEGGE DI BILANCIO 2022

Assegna ai comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti che, in forma associata, presentano una popolazione superiore a 15mila abitanti, contributi per investimenti nel limite complessivo di 300 milioni di euro per l’anno 2022, al fine di favorire gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

Nadia Bisson

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