Il quadro europeo e internazionale: normative su rigenerazione urbana

Il tema della Rigenerazione urbana tocca non solo il livello nazionale, ma anche, e soprattutto, internazionale ed europeo. Negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti, che lo studio ‘Le politiche di rigenerazione urbana-prospettive e possibili impatti’, condotto dal Servizio studi della Camera dei deputati in collaborazione con l’istituto di ricerca Cresme, su richiesta della commissione Ambiente di Montecitorio, ha messo insieme per avere un quadro generale delle normative.

AGENDA 2030 ONU

A livello internazionale, il tema della rigenerazione urbana trova un suo riferimento fondamentale nell’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile, concernente il traguardo di città e comunità urbane sostenibili, più durature, ed efficienti. “Il futuro che vogliamo include città che offrano opportunità per tutti, con accesso ai servizi di base, all’energia, all’alloggio, ai trasporti e molto altro”, si legge nel documento. L’Agenda 2030 indica, inoltre, l’obiettivo di ancorare consumo di suolo a crescita demografica e definisce obiettivi per la conservazione del suolo, come l’accesso universale a spazi verdi e a spazi pubblici, individuando altresì l’obiettivo di un bilancio non negativo del degrado del territorio entro, appunto, il 2030.

UNIONE EUROPEA

A livello europeo, la gestione sostenibile del suolo e la necessità di politiche che monitorino gli impatti derivanti dall’occupazione del suolo ha condotto alla definizione dell’obiettivo di raggiungere un consumo netto di suolo pari a zero per il 2050 (Environment Action Program EU, settimo programma quadro – Decisione 1386/2013). La Commissione europea, inoltre, nel mese di febbraio 2021 ha lanciato una consultazione pubblica sullo sviluppo di una nuova Strategia dell’UE per il suolo. L’obiettivo della nuova strategia dell’Ue per il suolo è quello di affrontare le questioni relative al suolo in maniera organica e contribuire così a raggiungere la neutralità del degrado del suolo e del territorio entro il 2030, uno degli obiettivi principali degli
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

GREEN DEAL E BAUHAUS

Anche l’attuazione del Green deal europeo investe il tema della rigenerazione urbana attraverso l’iniziativa, avviata nel 2020, del Nuovo Bauhaus europeo, che è volta a collegare il Gd agli spazi di vita ed invita tutti gli europei a immaginare e costruire insieme un futuro sostenibile e inclusivo “piacevole per gli occhi, il cuore e la mente”. L’obiettivo indicato dalla Commissione europea è di avvicinare il Green Deal ai cittadini, promuovendo soluzioni innovative e accessibili, che migliorino la sostenibilità e la funzionalità degli spazi pubblici e privati.

AGENDA URBANA UE

Sui temi della rigenerazione urbana una iniziativa centrale a livello europeo è quella dell’Agenda urbana per l’Ue (Urban Agenda for the Eu), stabilita con il Patto di Amsterdam dai ministri responsabili delle questioni urbane il 30 maggio 2016 e che rappresenta un approccio integrato e coordinato per affrontare la dimensione urbana delle politiche e della legislazione europea e nazionali. Concentrandosi su temi prioritari concreti all’interno di partenariati dedicati, l’Agenda urbana ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane attraverso la realizzazione di partnership con città, Stati membri, la Commissione europea e stakeholders (organizzazioni non governative, imprese, etc.).

CARTA DI LIPSIA

Una nuova fase attuativa dell’Agenda urbana per l’Eu è stata inaugurata con la Nuova Carta di Lipsia (New Leipzig Charter-The transformative power of cities for the common good) adottata durante le riunioni ministeriali informali organizzate il 30 novembre 2020 sotto la presidenza tedesca del Consiglio. La Nuova Carta di Lipsia, fortemente allineata con la politica di coesione, fornisce un documento quadro politico chiave per lo sviluppo urbano sostenibile in Europa e sottolinea che le città devono stabilire strategie di sviluppo urbano integrato e sostenibile e garantire la loro attuazione per la città nel suo complesso, dalle sue aree funzionali ai suoi quartieri, secondo un triplice livello di azioni che sono aggregate sotto le voci/obiettivo “Giuste, verdi e produttive”.

Nadia Bisson

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