Il report di Legambiente svela i Comuni Ricicloni 2022

Cala il numero di Comuni Ricicloni in Italia nel consueto report di Legambiente. Il rapporto numero 29, datato 2022, ne conta 590 quando l’anno prima erano 623, 33 in più (598 nel 2020). Il calo è diffuso nell’Italia settentrionale e centrale, mentre il dato è in crescita al Sud (+5). I Comuni vengono certificati ‘Rifiuti Free’ quando la produzione pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore ai 75 Kg. Rispetto alla scorsa edizione ci sono appunto 33 virtuosi in meno nelle graduatorie, con una leggera flessione nella percentuale di popolazione coinvolta che passa dal 6,4% al 5,9% sul totale della popolazione italiana.

A pesare sul risultato, spiega Legambiente, sono soprattutto gli effetti della pandemia che ha obbligato a conferire nell’indifferenziato tutti i rifiuti prodotti dai contagiati, portando da un lato alla diminuzione della percentuale di raccolta differenziata, dall’altro all’aumento della produzione pro-capite di rifiuto da avviare a smaltimento (compreso tra 1 e 5 Kg/pro-capite/anno, con qualche punta intorno ai 10 Kg/pro-capite/anno). Effetti che non hanno però fermato la costante crescita del Sud Italia, che conta 167 Comuni Rifiuti Free (+5 rispetto allo scorso anno), merito anche dei dati offerti quest’anno alla classifica da Arpa Campania. Il primato resta però del Nord Italia (391 comuni), anche se segna una decrescita rispetto al numero dello scorso anno (-32 comuni). Il Centro resta marginale: appena 32 comuni (-6 rispetto lo scorso anno).

Sotto i riflettori ci sono quattro capoluoghi di provincia, i più meritevoli, vale a dire Trento, Pordenone, Treviso e Belluno. Oltre a questi, rientrano nelle classifiche dei Comuni Rifiuti Free per Comuni oltre i 30mila abitanti Carpi (Modena), Castelfranco Emilia (Modena), Misilmeri (Palermo), Bra (Cuneo) e i comuni veneti di Montebelluna (Treviso), Castelfranco Veneto (Treviso), Conegliano (Treviso), Mira (Venezia) e San Donà di Piave (Venezia).

Il primo cantiere dell’economia circolare si deve realizzare nelle nostre case, con una buona raccolta differenziata e la riduzione di rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica e i 590 Comuni Rifiuti Free premiati oggi ce lo dimostrano – ha commentato Giorgio Zampetti, direttore nazionale di Legambiente –. Amministrazioni, sindaci e cittadini protagonisti di un nuovo approccio, sostenibile e strategico, nella raccolta dei rifiuti, spesso reso possibile da un unico gestore e da una buona pianificazione. Raccolte differenziate porta a porta, impianti per l’avvio a riciclaggio, ma anche acquisti di beni, opere e servizi, che valorizzano i materiali recuperati da raccolta differenziata: sono queste storie virtuose che premiamo oggi a darci una speranza per il futuro, augurandoci che queste esperienze puntuali, possano presto divenire una concreta buona prassi nazionale di economia circolare”.

Scorrendo la lista dei Comuni Rifiuti Free 2022 del cigno verde, si nota come il 66,3% sia rappresentato da centri del Nord Italia (in calo rispetto al 67,9% del 2021 e al 73,1% del 2020). Decresce anche il dato del centro Italia, il 5,4% nel 2022, contro il 6,1% nel 2021 e il 6,5% nel 2020: dato che dimostra la presenza sempre più residuale del Centro, fondamentalmente rappresentato dalla Toscana con comuni di dimensione media, e da alcuni comuni marchigiani e laziali. Dato in crescita invece per i comuni del Sud: 28,3% nel 2022 (nel 2021 costituivano il 26% e nel 2020 il 20,4%) che conferma il peso via via sempre maggiore del Sud sul numero totale dei comuni Rifiuti Free. Rispetto alle Regioni, per percentuale Comuni Rifiuti Free, in vetta alla classifica c’è il Veneto (26,8%), seguono il Trentino-Alto Adige (20,9%), Friuli-Venezia Giulia (18,1%) e la Campania (14,7%). Fanalino di coda invece per la Liguria con lo 0,4%. Per quanto concerne la speciale classifica ‘Cento di questi Consorzi’, per quelli sopra i 100.000 abitanti in vetta proprio il Veneto con il Consiglio di Bacino Priula e il Consiglio di Bacino Sinistra Piave, seguito dall’Emilia-Romagna con Aimag Spa. Per i consorzi sotto i 100.00 abitanti occupa le prime tre posizioni della classifica il Trentino-Alto Adige con Amambiente Spa, Asia Azienda Speciale per l’Igiene Ambientale e Comunità della Val di Non.

Tra i fattori da considerare nell’analisi della classifica, Legambiente sottolinea la grande assenza in termini di partecipazione da parte dei Comuni della Sardegna (-38 comuni Rifiuti Free rispetto all’edizione 2021) e del Veneto che, seppur in testa alla classifica per percentuale di Comuni Rifiuti Free, vede diminuire il numero dei migliori da 162 a 151. È il caso, ad esempio, di Valdobbiadene che, passando da 73,8 kg/ab/anno a 77,7 kg/ab/anno di rifiuto indifferenziato, è uscito dalle classifiche impedendo un vero e proprio record: avere una intera provincia, quella di Treviso, Rifiuti Free.

Giulia Proietto Billorello

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