Il Telegatto diventa eco-sostenibile con CrackingArt

I social sono già impazziti: torna il Telegatto. Il premio ideato dalla rivista Mondadori ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ per premiare i volti della musica e della tv torna a 14 anni di distanza dall’ultima edizione televisiva (era il 2008). La statuetta, dalla forma di gatto appunto, è stato il premio che ogni anno, dal 1984 al 2008, la rivista assegnava agli artisti più votati dal pubblico. Nel 2008 appunto l’ultima edizione tv fino all’annuncio di questi giorni: il premio torna ed è anche eco-sostenibile.

UN PROGETTO GREEN E ARTISTICO NATO NEL 1993

A realizzarlo, nelle varianti giallo, blu e fucsia, è il collettivo artistico CrackingArt con sedi a Biella, Milano, “ma anche all’estero”, racconta Kikko, uno dei 5 artisti del collettivo insieme a Marco Veronese, Renzo Nucara, Alex Angi e William Sweetlove. Il nuovo Telegatto infatti è realizzato in plastica rigenerata e fa parte di una famiglia ‘animalesca’ molto affollata e molto colorata. Il collettivo infatti è quello che dal 1993 realizza, a grandi dimensioni, statue di pinguini, chiocciole, lupi, rane, elefanti, suricati che spesso ‘invadono’ le città.
Utilizziamo la plastica come materiale per le nostre opere d’arte – racconta Kikko – perché racconta la contemporaneità. È il materiale sicuramente più diffuso. Ma dietro alla nostra arte c’è una filosofia, un messaggio che vogliamo passare mettendo in evidenza gli aspetti positivi e negativi di questo materiale. Vogliamo dire che la plastica è un materiale nobile, prezioso da non sprecare o ancora peggio disperdere nell’ambiente”. Il materiale con cui è fatto il nuovo Telegatto è polietilene ad alta intensità, il più riciclabile di tutti.
Di solito realizziamo un tot di opere, ma non in numero eccessivo – prosegue Kikko – ma soprattutto, quando la vita di queste opere si esaurisce, le tritiamo e usiamo il materiale plastico per realizzare altre opere”. Per quanto riguarda invece la lavorazione, Cracking Art utilizza lo stampaggio a rotazione che usa poco materiale. In più l’opera all’interno è vuota. “Utilizzare poco materiale significa per noi essere ancora di più sostenibili”.

SOLO ANIMALI, CON UN’UNICA ECCEZIONE: UN FIORE

Cracking Art finora ha realizzato solo opere che raffigurano animali, con un’unica eccezione. “Lo scorso anno – spiega Kikko – durante la pandemia abbiamo realizzato un fiore, ma in genere riproduciamo solo animali. Il motivo è semplice: vogliamo raccontare una favola, che si svolge sempre nelle città, al cui centro ci sono appunto gli animali. Giochiamo sulla ‘rottura’ tra essere naturale, come può essere un animale e la vita artificiale, la plastica, ma anche la tecnologia più in generale. Nel 2001, alla Biennale di Venezia abbiamo presentato la tartaruga marina che usciva dall’acqua e portava il titolo Sos World. Volevamo dare l’idea della plastica che esce dal mare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’inquinamento. Poi abbiamo realizzato il pinguino, ‘amico del freddo’, per parlare di cambiamenti climatici. Insomma, abbiamo sempre prediletto il tema ambientale insieme a quello della contemporaneità”.
Ma come vengono realizzate queste opere? “Il prototipo viene realizzato a mano – spiega l’artista – poi facciamo lo stampo per la produzione. Di solito appunto non ne facciamo tantissimi, ma per trasmettere la nostra filosofia della plastica e della tecnologia che hanno invaso le nostre vite, negli allestimenti ne posizioniamo parecchi per dare proprio l’idea di un’invasione”.

AL LAVORO PER L’APERTURA DI UN MINI MUSEO A BIELLA

Ora il collettivo artistico è al lavoro per l’allestimento di un mini museo che sarà aperto a Biella e che si chiamerà ‘Rip’ “che non significa riposa in pace – spiega Kikko -, ma ‘Regeneration in progress’. Pensiamo di aprirlo su appuntamento e come target guardiamo soprattutto alle scuole, per sensibilizzare le nuove generazioni sui temi ambientali. Per farlo ci appoggiamo a un’azienda del posto che può fornirci anche nuovi scarti industriali, materiali diversi da rigenerare attraverso la nostra arte”.

COLLABORAZIONE CON LA MONDADORI

Ma veniamo al nuovo Telegatto. “Avevamo già collaborato con la Mondadori (che edita la rivista Tv Sorrisi e Canzoni, ndr) già nel 2015 nella loro sede di Segrate. Poi – continua l’artista – ci hanno contattato nuovamente per celebrare i 70 anni della rivista Tv Sorrisi e Canzoni. Volevano che fosse una festa e ci hanno chiesto di ‘rifare’ il Telegatto. Chiaramente non volevano snaturarlo, quindi alcuni tratti sono gli stessi della vecchia statuetta che utilizzavano come premio, vedi occhi, naso e bocca che disegnano la sigla TV. Ci hanno dato indicazioni per fare una sorta di proseguimento naturale di quella statuetta. Noi quindi l’abbiamo realizzata in plastica rigenerata in giallo e blu, che sono i colori della testata e abbiamo aggiunto il fucsia che è il nostro marchio di fabbrica. Al momento ne abbiamo realizzati una ventina che verranno assegnati agli artisti, ma se ce ne chiedessero altri siamo pronti a stamparne di nuovi”.

© PIGI CIPELLI 2022BOLOGNA, 30 MARZO 2022VASCO ROSSI  Photo Credits: Hair MakeUp Marcorea per OreaMalià/Davines

Nadia Bisson

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