US President Joe Biden (R) and China's President Xi Jinping (L) shakes hands as they meet on the sidelines of the G20 Summit in Nusa Dua on the Indonesian resort island of Bali on November 14, 2022. (Photo by SAUL LOEB / AFP)
Trovare aree di convergenza senza evitare gli argomenti più spinosi: è durato tre ore l’incontro tra il presidente americano Joe Biden e l’omologo cinese Xi Jinping alla vigilia del G20 di Bali, in Indonesia. Una stretta di mano storica (si è trattato infatti del primo faccia a faccia tra i due leader dall’elezione di Biden nel 2020) e una primordiale apertura sulla ripresa dei colloqui sul clima.
Dopo il mancato incontro alla Conferenza sul clima, la Cop27, in corso a Sharm el-Sheikh, Biden e Xi hanno cercato di allentare le tensioni tra Stati Uniti e Cina, i due Paesi più inquinanti del mondo. Al termine della Cop26 di Glasgow, Pechino e Washington si erano impegnate a collaborare dal punto di vista delle tecnologie innovative, quelle relative all’utilizzo di energie rinnovabili, del risparmio energetico, dei sistemi innovativi di accumulo. Sulle pratiche illegali di deforestazione, su politiche per l’istituzione di standard di riduzione delle emissioni, su politiche per la decarbonizzazione. Un dialogo interrotto sulla scia delle tensioni legate a Taiwan, soprattutto dopo la visita sull’isola della speaker della Camera, Nancy Pelosi. Ancora oggi, la questione dell’indipendenza o meno di Taiwan è stata definita “la linea rossa” delle relazioni tra Usa e Cina. Sul resto, i due leader hanno cercato di “prevenire che la competizione diventi qualcosa che anche solo si avvicini a un conflitto” tra Pechino e Washington, come ha detto Biden, che intende “mantenere aperte le linee di comunicazione” con Xi. Cina e Usa devono dunque “trovare la corretta direzione di sviluppo per le relazioni e promuovere il miglioramento delle relazioni“, ha precisato Xi.
Punto di partenza sembra essere la ripresa della cooperazione sulla lotta al cambiamento climatico, definita una delle “sfide transnazionali” su cui collaborare, insieme a riduzione del debito, sicurezza sanitaria e sicurezza alimentare globale. “E’ quello che la comunità internazionale si aspetta”, ha ricordato Biden. Usa e Cina sono le due maggiori potenze globali, i leader lo sanno e lo rivendicano. Ricordando anche la loro responsabilità a difesa dell’ambiente. Biden e Xi hanno infatti concordato che “le squadre diplomatiche delle due parti manterranno una comunicazione strategica e condurranno consultazioni regolari“, che “i team finanziari dei due Paesi condurranno un dialogo e un coordinamento sulle politiche macroeconomiche, sulle questioni economiche e commerciali e su altre questioni” e che “collaboreranno per promuovere il successo” della Cop27.
Sullo sfondo la guerra in Ucraina, che sembra rappresentare un punto di contatto tra Cina e Stati Uniti, su posizioni tradizionalmente lontane rispetto all’invasione russa del Paese. Biden e Xi, sottolinea una nota della Casa Bianca, “hanno reiterato il loro accordo che una guerra nucleare non dovrebbe essere mai combattuta e che non si puo’ mai vincere e hanno sottolineato la loro opposizione all’uso, o alla minaccia dell’uso, di armi nucleari in Ucraina“. La Cina e’ “estremamente preoccupata” per la situazione in Ucraina, ha detto Xi, e rimane a favore della pace e della ripresa dei colloqui tra Mosca e Kiev.
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