Fa parte dell'”eredità” promessa al termine dei Giochi Olimpici del 2024: il Municipio di Parigi ha presentato i primi siti di balneazione nella Senna per il 2025, frutto degli sforzi dello Stato e delle autorità locali per ripulire il fiume. Domenica mattina, i turisti che passeggiavano lungo le pittoresche banchine tra la riva destra e l’Ile Saint-Louis hanno assistito a uno spettacolo insolito: al posto dei bateau-mouche c’erano canoe, kayak e nuotatori nel fiume. Tra loro anche due deputati di Anne Hidalgo, la sindaca socialista di Parigi, presente per annunciare i primi siti balneari autorizzati sulla Senna nella regione dell’Ile-de-France. “Promessa mantenuta. Ora nuotiamo nella Senna ed è solo l’inizio“, ha dichiarato la prima cittadina della capitale, che aveva fatto di questo impegno, assunto nel 2016, un pilastro della candidatura per l’organizzazione dei Giochi Olimpici, vinta l’anno successivo. In realtà di tratta di una promessa che ha più di trent’anni, visto che a cavallo degli anni ’90 il suo predecessore Jacques Chirac, prima di essere eletto capo di Stato, l’aveva già fatta, promettendo di fare lui stesso un tuffo “davanti ai testimoni”.
Oltre al “Bras Marie”, situato molto vicino all’Hôtel de Ville, le rive di Grenelle (15° arrondissement) e Bercy (12° arrondissement) saranno attrezzate con aree di balneazione sicure, secondo il municipio. “Le zone sorvegliate saranno delimitate da boe e da un pontone per l’accesso, con aree per cambiarsi, fare la doccia e riporre gli effetti personali sulle banchine“, spiega il municipio.
Per garantire la sicurezza dei bagnanti, i vari attori pubblici (autorità portuale di Haropa, Voies navigables de France, polizia e prefetture regionali) e privati (bateaux-mouche, navi da carico) coinvolti stanno ancora lavorando per limitare o addirittura vietare la navigazione fluviale in prossimità dei siti, secondo il Comune. Come Pont Marie, il sito di Grenelle sarà costruito su un braccio della Senna, tagliato dall’Ile aux Cygnes, in un punto in cui il passaggio delle barche è meno intenso. Il terzo sito, in prossimità di un ponte pedonale che attraversa il fiume sotto il Parc de Bercy, potrebbe richiedere “ulteriori protezioni” come barriere.
Il nuoto nella Senna, già praticato sotto l’Ancien Régime, è stato vietato a Parigi esattamente un secolo fa (1923) da un decreto prefettizio, e una pattuglia fluviale è costantemente di guardia per impedire i tuffi. “Per il momento, non si può nuotare nella Senna senza autorizzazione“, ha sottolineato il primo deputato Emmanuel Grégoire. Dovremo aspettare ancora un po’. Cioè subito dopo i Giochi Olimpici, che segneranno il ricongiungimento del nuoto con il fiume: le gare di triathlon e di nuoto in acque libere partiranno dal ponte Alexandre-III, che collega il Grand Palais agli Invalides.
Dal 2016, lo Stato e le autorità locali della regione parigina hanno investito circa 1,4 miliardi di euro per rendere balneabili i fiumi Senna e Marna. Sono in fase di completamento diversi progetti per ridurre la quantità di acque reflue scaricate nel fiume durante le tempeste o per ripulirle, per garantire che l’acqua sia di qualità sufficiente per rispettare le normative europee. Le ultime analisi sulla qualità dell’acqua in termini di normative, che si concentrano su due batteri, l’escherichia coli e gli enterococchi, mostrano livelli “sufficienti” o “eccellenti”, assicura il municipio. Per quanto riguarda i rifiuti, in particolare la plastica, è stato recentemente lanciato un appello per trovare l’innovazione tecnologica più appropriata per raccoglierli dal fiume.
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