Nel mese di maggio, dopo il rallentamento di aprile, l’inflazione torna ad accelerare salendo a un livello che non si registrava da novembre 1990. Lo rende noto l’Istata nei dati definitivi dei prezzi al consumo. L’aumento è dello 0,8% su base mensile e del 6,8% su base annua (da +6,0% del mese precedente); la stima preliminare era +6,9%. Gli elevati aumenti dei prezzi dei beni energetici continuano a essere il traino dell’inflazione e le loro conseguenze si propagano sempre più agli altri comparti merceologici, i cui accresciuti costi di produzione si riverberano sulla fase finale della commercializzazione. Per i beni energetici, la crescita passa da +39,5% di aprile a +42,6% a causa degli energetici non regolamentati (da +29,8% a +32,9%; la crescita dei prezzi degli Energetici regolamentati è stabile a +64,3%), degli alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto dei beni alimentari lavorati (da +5,0% a +6,6%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,4% a +4,4%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6,0%).
Si gioca in buona parte sul tema infrastrutturale e sulla difesa del territorio la partita…
Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Stellantis sottolinea che…
La spesa vale l'impresa, ma solo se tutti faranno la propria parte. Il vecchio adagio…
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il G20, il gruppo delle venti maggiori economie del mondo,…
Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…
Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…