“Viviamo un periodo di estrema incertezza e difficoltà”. Lo dice marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte. In una intervista a la Stampa aggiunge parlando della sua regione: “Siamo un territorio a grande vocazione per le esportazioni e il fatto che la Germania sia in recessione non è una buona notizia. Non lo è mai, oggi ancor meno anche perché è il nostro primo partner. Anche i risultati della Francia, per noi molto importante, non sono positivi. E poi, nelle ultime ore, si è aggiunto anche un altro scenario che impatta a livello globale, quello della guerra in Israele. Conforta, invece, l’analisi che condividiamo con la Banca d’Italia: la nostra regione è solida grazie a un sistema industriale eterogeneo. Dobbiamo però tenere conto che l’inflazione resta un convitato di pietra”. A ancora sulla possibile recessione: “Dall’analisi delle risposte arrivate dalle 1.200 imprese coinvolte nella congiunturale, e la cito alla lettera per non sbagliare, “non ci sono segnali critici anticipatori di una vera e propria svolta recessiva”. Lo scenario è meno positivo, ma la resilienza dell’industria ci permette di avere ancora margine per correggere la rotta”
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