Daniel Gros, economista tedesco si è insediato ieri alla direzione dell’ Institutefor european policy making, nuovo laboratorio di ricerca della Bocconi. In una intervista a Repubblica ha parlato a lungo di inflazione e di tassi: “Spazi di rialzo Fed e Bce ne hanno ancora. Persistono negli Usa le spinte inflattive sul fronte della domanda e dei salari. Il mercato del lavoro in Europa comincia a dare segni di rigidità simili. Una componente che può diventare preponderante su quella energetica”. E ancora: “L’inflazione ormai si è estesa all’intera economia: beni di consumo, servizi tipo viaggi o intrattenimenti, trasporti, costo del lavoro. Ed è più difficile da sradicare, a qualsiasi latitudine. C’è poi, presso le banche centrali, un altro nodo importante da sciogliere”. Gros ha poi aggiunto sulla recessione: “Per la forza intrinseca delle economie ma soprattutto per gli aiuti pubblici. Che sono “atterrati” su un terreno favorevole visto che i tassi erano a zero da dieci anni, ma ora stanno provocando un’inflazione dura a morire. Bisogna adattarsi a lavorare in un ambiente che non somiglia più a quello degli ultimi dieci anni, semmai a quello di vent’anni fa”.
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