“I prezzi dei beni alimentari sono cresciuti del 5,8% a gennaio e hanno poi decelerato al 4,0% a febbraio, per effetto della prosecuzione della attenuazione dell’inflazione tendenziale degli alimentari trasformati (+3,8% a febbraio) cui si è aggiunta quella degli alimentari (+4,5%) dopo i marcati rialzi dei mesi precedenti (+7,0% a dicembre 2023 e +7,5% a gennaio 2024). L’inflazione relativa al ‘carrello della spesa’, sintesi dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, in calo dagli inizi del 2023, è stata 5,1% e 3,7% nei primi due mesi del 2024 (a febbraio su circa il 22% superiore rispetto al periodo pre-Covid)”. E’ quanto si legge nella nota Istat sull’andamento dell’economia.
“La dinamica tendenziale dei listini dei servizi, in calo nella seconda metà del 2023, è scesa nei primi due mesi del 2024 al di sotto del 3% per la prima volta da maggio del 2022, registrando un aumento del 2,8% sia a gennaio sia a febbraio. Tra i servizi, continuano a mostrare una crescita elevata i prezzi dei servizi di trasporto (+4,2% e +3,8%) mentre quella dei servizi relativi all’abitazione si è significativamente ridotta (+2,8% e +2,6% rispetto al 4,2% raggiunto in dicembre 2023)”, continua l’istituto di statistica.
L’inflazione di fondo (‘core inflation’ per i beni al consumo per l’intera collettività nazionale al netto di energetici e alimentari freschi), in riduzione dal marzo 2023, quando ha raggiunto il 6,3%, è stata pari a 2,7% in gennaio ed è scesa ulteriormente in febbraio al 2,4%.
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