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L’eurozona s’è desta: l’Italia meglio di Francia e Germania

L’eurozona s’è desta. La recente indagine Pmi, condotta tra l’11 e il 25 aprile, evidenzia che la ripresa economica continua a progredire, con un tasso di crescita complessivo dell’attività economica che è il più rapido registrato negli ultimi 11 mesi. La crescita è guidata in gran parte dal settore terziario, che ha mostrato un forte miglioramento dei livelli produttivi a tassi più rapidi rispetto alla media storica dell’indagine, iniziata nel 1998. In particolare, i servizi hanno beneficiato di un aumentato flusso di nuovi ordini, che ha supportato una maggiore attività economica e un incremento dell’occupazione più rapido in dieci mesi. Allo stesso tempo, la fiducia nel settore rimane elevata, indicando ottimismo per il futuro.

Tuttavia, le pressioni inflazionistiche si sono intensificate nel mese di aprile. Dopo un rallentamento nel mese precedente, gli aumenti dei prezzi di acquisto e di vendita sono accelerati, raggiungendo valori superiori alle rispettive medie di serie. Nel settore terziario, gli aumenti di costi e tariffe si sono mantenuti storicamente elevati, sovracompensando le riduzioni del settore manifatturiero.

Nel dettaglio l’Indice Pmi della Produzione Composita (che include sia manifattura che servizi) dello scorso mese si è posizionato per il secondo mese consecutivo sopra la soglia di 50, che separa la crescita dalla contrazione, raggiungendo un valore di 51.7 rispetto a 50.3 di marzo. Guardando ai prossimi 12 mesi, le aziende dell’Eurozona si sono mostrate ottimiste, prevedendo livelli di attività in progressivo rialzo. Il livello di fiducia è stato solo leggermente inferiore al picco registrato nei 25 mesi precedenti, con le aziende che hanno continuato ad assumere personale aggiuntivo, estendendo così la sequenza di crescita occupazionale iniziata all’inizio dell’anno. Il tasso di crescita occupazionale è stato il più elevato da metà del 2023.

Per quanto riguarda i singoli paesi dell’Eurozona, tutte e cinque le nazioni monitorate dall’Indice PMI composito hanno registrato un aumento dell’attività economica all’inizio del secondo trimestre, sebbene in misura diversa. La Spagna ha mostrato la migliore prestazione, con una crescita accelerata che ha raggiunto il valore più alto in un anno. L’Italia ha registrato il quarto mese consecutivo di crescita, anche se a un ritmo leggermente inferiore rispetto a marzo. In Germania e Francia, le due maggiori economie dell’Eurozona, si è osservato un rialzo dei livelli di attività economica per la prima volta in 10 e 11 mesi rispettivamente, sebbene le espansioni siano state solo marginali.

Passando all’Italia, l’Indice PMI dell’Attività Terziaria ad aprile si è posizionato a 54.3, in leggero calo appunto rispetto a 54.6 di marzo, ma comunque indicativo di una forte crescita e di un valore storicamente elevato. Questo andamento continua la tendenza di crescita dell’attività osservata dall’inizio dell’anno. Le aziende intervistate hanno spesso collegato l’assestamento al rialzo dei livelli di attività all’acquisizione di nuovi clienti. I dati di aprile indicano un’espansione sostenuta del settore terziario italiano, con l’attività economica in crescita per il quarto mese consecutivo. Tuttavia, la velocità di incremento è rallentata leggermente rispetto ai mesi precedenti, in parte a causa di una crescente pressione sui prezzi che ha causato un leggero indebolimento della domanda. Nonostante questo, le aziende di servizi sono riuscite ad aumentare i loro organici, continuando la tendenza di crescita occupazionale iniziata sei mesi fa. Inoltre, ad aprile, le aziende italiane del settore terziario hanno registrato un ulteriore aumento del flusso di ordini. Il ritmo di espansione, così come per l’attività, è rallentato su base mensile ma rimane comunque elevato. Anche se solo marginalmente, è stato segnalato il secondo mese consecutivo di rafforzamento della domanda estera, con dati che indicano un miglioramento dello scenario commerciale nei mercati europei. Le aziende terziarie italiane sono riuscite a gestire gli ordini di aprile, registrando il settimo calo mensile consecutivo degli ordini in giacenza, sebbene a un ritmo leggermente più veloce rispetto a marzo.

Secondo Tariq Kamal Chaudhry, economista di Hamburg Commercial Bank, “il settore terziario italiano sta crescendo rigogliosamente. Raggiungendo il valore di 54.3 di aprile ha segnalato una notevole espansione mensile. Le prospettive future continuano ad essere molto positive e rispecchiano la nuova crescita dei livelli occupazionali. Tuttavia, la vigorosità della domanda è accompagnata da una forte crescita dell’inflazione”. Questi risultati suggeriscono dunque che, mentre il settore terziario italiano continua a prosperare, l’inflazione rimane una sfida significativa per il futuro.

Vittorio Oreggia

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