Logistica, Alis punta su trasporto intermodale. Ma urgente anche rivedere tasse Ets

Per rafforzare il settore della logistica serve un’inversione di rotta a Bruxelles. È il senso del dibattito che emerge dall’assemblea generale di Alis, l’associazione del comparto logistica, trasporto e servizi alle imprese in Italia e in Europa.

I riflettori sono puntati soprattutto sulle Direttive Ets varate dall’Ue.È un momento difficile per il nostro settore, perché subiamo le scelte di alcune politiche europee dannose, tasse che vanno a danno del trasporto marittimo e chiaramente dei cittadini e degli imprenditori”, dice il presidente di Alis, Guido Grimaldi. Che chiede al governo “un supporto, attraverso ad esempio un contributo Sea modal shift che può aiutare un po’ a limare questa tassazione così alta che va a danno dei nostri associati”.

I due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, ascoltano. Con attenzione. “Il governo italiano ha le idee chiare: non servono nuove tasse, nuovi regolamenti e nuovi divieti. Anzi, bisogna sospendere la tassa Ets su autotrasporto, aereo e marittimo perché è una follia”, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, che vede ricadute negative su “traffico e lavoro in Europa per avvantaggiare i porti extraeuropei”. Ragion per cui dice, senza giri di parole, di contare che “a Bruxelles si sveglino” e “conto che la vittoria di Trump aiuti questa sveglia, perché di là hanno già detto che queste ecofollie, che sono un suicidio economico, verranno sospese”. Il ministro degli Esteri ripone molta fiducia nella nuova Commissione Ue, sul fatto che possa “cambiare atteggiamento” sul tema delle emissioni.

Altro tema centrale all’assemblea di Alis è quello sui trasporti intermodali. “Rappresenta una delle principali leve di competitività e di cambiamento che possono far crescere i nostri soci attraverso l’integrazione tra le differenti modalità, riducendo così l’impatto ambientale, la congestione stradale, il rischio di incidentalità e migliorando quindi l’efficienza dei flussi e la vita dei cittadini”, sottolinea Grimaldi. Sul punto la sintonia è piena anche con la premier, Giorgia Meloni, che in un videomessaggi tocca proprio questo argomento: “Il trasporto intermodale è una soluzione strategica per ridurre le emissioni di Co2, migliorare l’efficienza della catena logistica e garantire uno sviluppo economico sostenibile”. Ma, continua, “questo obiettivo va perseguito anche cambiando alcune scelte europee degli ultimi anni, che hanno pagato un prezzo troppo alto all’ideologia e hanno di fatto chiuso la porta alle ragioni di chi fa impresa”. Dunque, l’obiettivo è “garantire un quadro regolatorio certo, evitando però rigidità eccessive, che danneggiano chi fa impresa e occupazione”, mette in chiaro Meloni. Mentre il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, è convinto che “investire sull’intermodalità marittima e ferroviaria permetterà di costruire un grande comparto più sostenibile, grazie alla riduzione delle emissioni inquinanti, ma abbiamo bisogno anche di tutte le tecnologie a disposizione, di progetti e politiche capaci di disegnare un nuovo sistema dei trasporti, sono certo siano i vostri obiettivi”.

In questo scenario, la logistica vuole investire anche nell’innovazione. “Gioca un ruolo decisivo – ammette Grimaldi -. La digitalizzazione dei processi logistici e l’utilizzo di nuove tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale, sono già state adottate in numerose filiere per garantire la tracciabilità delle merci, la sicurezza e la sostenibilità”. È sulla stessa lunghezza d’onda il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida:Dobbiamo fare un salto di qualità”, sostiene in un videomessaggio, ricordando l’importanza di proteggere il Made in Italy. Non manca, ovviamente, il riferimento alle sfide del cambiamento climatico, anzi, alla “urgenza” di affrontare il tema, per dirla con le parole di Grimaldi. Che tocca anche il problema delle guerre in atto, in Ucraina e Medio Oriente: “Influiscono direttamente sul commercio, sulla sicurezza delle rotte logistiche, sui mercati energetici e sugli approvvigionamenti”. Ma il presidente di Alis assicura: “Nonostante tutto questo, noi ci siamo e continueremo ad esserci per il bene del nostro Paese”.

Valentina Innocente

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