Due nuove scosse di terremoto – di magnitudo 6.4 e 5.8 – hanno colpito la Turchia meridionale e la Siria nord occidentale ieri pomeriggio. Il bilancio aggiornato a questa mattina parla di almeno sei morti in Turchia e almeno 300 feriti. In Siria si sono registrate cinque vittime, di cui quattro schiacciate nella calca causata dal panico ad Aleppo e Tartus. Continuano le operazioni di ricerca negli edifici crollati. Il nuovo disastro colpisce due Paesi ancora immersi nelle conseguenze del sisma che il 6 febbraio scorso ha provocato oltre 47.000 vittime e più di 100.000 palazzi collassati o fortemente danneggiati solo in Turchia.
A causa delle scosse di oggi, la prima potete ma più breve di quella registrata il 6 gennaio scorso e che durò 75 secondi, ci sono edifici crollati e feriti ad Antiochia, la città della provincia di Hatay rasa al suolo due settimane fa.
“Prima della mia visita per preparare la Conferenza internazionale dei donatori, un altro devastante terremoto ha colpito la Turchia. Le nostre condoglianze alle vittime e alle loro famiglie”, ha scritto su Twitter il commissario europeo per la Politica di vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi, che il 16 marzo co-presiederà la conferenza di alto livello a Bruxelles per raccogliere fondi e coordinare il supporto per la ricostruzione in Turchia e Siria. “L’Ue è fermamente al fianco della Turchia. La nostra solidarietà e il nostro sostegno rimangono incrollabili in questi tempi difficili“.
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