L’OPEC ha rivisto al ribasso, per il secondo mese consecutivo, le sue previsioni sulla crescita della domanda globale di petrolio: la stima per il 2024 è stata abbassata di 80.000 barili al giorno (bpd) e quella per il 2025 di 40.000 bpd, secondo un rapporto dell’OPEC. Lo rende noto l’agenzia di stampa russa Tass.
Nel 2024, l’organizzazione prevede che la domanda di petrolio possa crescere di 2 milioni di bpd, a 104,24 milioni di bpd, e nel 2025 di 1,7 milioni di bpd, a 105,99 milioni di bpd. L’OPEC indica che questo piccolo aggiustamento riflette principalmente i dati attuali ricevuti dall’inizio dell’anno. Tuttavia, la crescita della domanda rimane significativamente superiore alla media pre-Covida di 1,4 milioni di bpd. L’OPEC ha mantenuto la sua previsione di crescita dell’offerta di petrolio da parte dei Paesi non-OPEC+. Questo indicatore crescerà di 1,2 milioni di bpd a 53 milioni di bpd nel 2024 e di 1,1 milioni di bpd a 54,2 milioni di bpd nel 2025.
La crescita della domanda di petrolio nei Paesi OCSE nel 2024 sarà pari a 0,1 milioni di bpd, principalmente a causa del continente americano. I Paesi non OCSE registreranno un aumento della domanda di petrolio di 1,8 milioni di bpd, soprattutto a causa della Cina e dei Paesi di Asia, India, Medio Oriente e America Latina.
Secondo l’OPEC+, quest’anno i leader della crescita dell’offerta di petrolio non-OPEC+ saranno gli Stati Uniti, il Canada e il Brasile, e l’anno prossimo gli stessi Paesi e la Norvegia. Nel 2025, la maggiore diminuzione dell’offerta è prevista dall’Angola.
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