Altri tre miliardi e mezzo alla Campania, con l’accordo di Coesione siglato a Palazzo Chigi tra il governatore Vincenzo De Luca e la premier Giorgia Meloni. I fondi utilizzati sono quelli per lo Sviluppo e Coesione (Fsc) 2021-2027 e quello di rotazione, 3.478 milioni di euro per investimenti strategici per cittadini e imprese del territorio.
L’Accordo completa il percorso di assegnazione delle risorse FSC 2021-2027 previste da programma alla Campania, di 6,5 miliardi di euro. Una prima quota di 582,18 milioni è stata assegnata nel 2021 su progetti ‘di immediato avvio’ presentati dalla Regione. In seguito, per rispondere alle esigenze emerse dal territorio, sono stati assegnati fondi del FSC 2021-2027 per completare gli interventi della precedente programmazione, soprattutto di competenza dei Comuni (388 milioni), per il risanamento e la riqualificazione dell’area di Bagnoli-Coroglio (1.218 milioni), per interventi infrastrutturali strategici e di pronta cantierabilità in campo ambientale, trasportistico e culturale (1.973 milioni), e, per rispondere all’emergenza bradisismo nell’area dei Campi Flegrei (206 milioni).
Dei 6,5 miliardi programmati per la Campania, quindi, il Governo aveva già finalizzato 4,3 miliardi, a cui si aggiungono oggi i 2,2 miliardi di euro per il finanziamento di 181 interventi negli ambiti della riqualificazione urbana, incluso il potenziamento delle infrastrutture sportive, della salute, con interventi infrastrutturali sugli ospedali regionali, e della competitività delle imprese.
L’Accordo include, oltre alle risorse FSC, anche la finalizzazione delle risorse del Fondo di Rotazione ex lege 183/1987, pari a ulteriori 1.277 milioni di euro, quale quota non utilizzata dalla Regione a cofinanziamento dei Programmi europei regionali 2021-2027. A valere su questa ulteriore disponibilità, si prevedono in accordo altri 72 interventi in ambito culturale, per ridurre il costo del trasporto pubblico per gli studenti, per aiutare le famiglie e la natalità nonché per completare il programma di investimenti infrastrutturali.
Palazzo Chigi considera la firma di oggi l’esito di un percorso “a ritmo serrato“, per individuare le priorità, compatibilmente con le tempistiche di realizzazione. La previsione di tempi certi per l’utilizzo dei fondi, pena la revoca, è proprio l’elemento caratterizzante della riforma della politica di coesione nazionale varata dal Governo nel settembre 2023.
Quello con la Campania è il diciannovesimo Accordo per la Coesione in poco meno di un anno dalla riforma varata dal Governo. “Abbiamo sottoscritto gli accordi con le due Province Autonome e quasi tutte le Regioni – ricorda Meloni -, assegnando 22,6 miliardi di euro per investimenti, soprattutto in infrastrutture, finalizzati alla riduzione degli storici divari territoriali che caratterizzano il nostro Paese”. Si tratta di interventi che, afferma, “incidono profondamente sulla qualità della vita dei cittadini campani e sulla competitività del tessuto produttivo del territorio, con l’obiettivo di imprimere un’accelerazione nel percorso di crescita e sviluppo della Regione e nella sua capacità di sfruttare appieno le risorse nazionali destinate alle politiche di coesione”.
Con l’accordo di oggi si completa quindi il quadro degli interventi per la Campania promossi dal Governo attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione, tra i quali l’azione di bonifica di Bagnoli, gli interventi urgenti di messa in sicurezza per affrontare l’emergenza bradisismo nei Campi Flegrei, il completamento di progetti della precedente programmazione per i Comuni, gli interventi per l’ambiente, i trasporti e la cultura. “Un’attenzione alle esigenze espresse dal territorio – aggiunge Meloni – che trovano nelle risorse nazionali per la coesione un’occasione concreta di tempestiva realizzazione”.
“Io credo che il risultato finale sia importante e positivo per la Campania“, commenta De Luca, che ha avuto in passato non poche divergenze con la premier: “Si poteva fare prima? Benissimo, siamo arrivati adesso ma abbiamo difeso la sostanza“, rivendica. “Ci sono tutte le condizioni per fare un lavoro eccellente”, sostiene, dicendosi pronto con una struttura amministrativa e di gestione “di grande qualità e di grande efficienza“. Quanto al rapporto con Meloni, è “assolutamente tranquillo e cordiale, non ci sono problemi“, assicura il governatore.
Grande soddisfazione arriva anche dal ministro Raffaele Fitto, appena nominato vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario per la Coesione e le Riforme. La sottoscrizione dell’Accordo per la Campania, afferma, è “un traguardo che corona gli sforzi profusi nel coniugare le istanze provenienti dal territorio con la strategia del Governo in materia di politiche di coesione”. “A Fitto ho fatto gli auguri e una raccomandazione, ‘cerca di difendere le politiche di coesione‘”, riferisce De Luca lasciando Palazzo Chigi. Il tema è delicato, ricorda, perché “avremo sicuramente una spinta da alcuni Paesi, in particolare dalla Germania, a eliminare le politiche di coesione e sostegno ai Paesi e ai territori più deboli”.
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