Dall’entusiasmo di Orban ai timori di Borne: il mondo osserva Giorgia Meloni

C’è chi, come Viktor Orban, parla di “vittoria più che meritata” e non vede l’ora di “avviare la futura collaborazione” e chi, invece, come Elizabeth Borne, mette le mani avanti e annuncia che la Francia sarà “attenta” al “rispetto” dei diritti umani e del diritto all’aborto in Italia. La vittoria di Fratelli d’Italia e l’ascesa di Giorgia Meloni – quasi certamente prima premier donna del Paese – è avvenuta sotto gli occhi del mondo, nel pieno di una crisi geopolitica mondiale e rompe, anzi sfonda, gli argini costruiti da Mario Draghi, soprattutto ai tavoli internazionali.

Tra i primi a congratularsi con la leader di FdI è Eduardo Bolsonaro, figlio del presidente del Brasile, Jair, e deputato dello Stato di San Paolo, che poco prima delle 7 del mattino affida a Twitter i suoi auguri. “Giorgia Meloni – scrive – sarà la prima donna a governare l’Italia, ma dai media sentirete che ha vinto il ‘fascismo di estrema destra. Come il Brasile, anche l’Italia è Dio, patria e famiglia“. Poco dopo è Marine Le Pen, leader sovranista francese di Rassemblement National, a congratularsi con Meloni e Salvini “per aver resistito alle minacce di un’Unione Europea antidemocratica e arrogante ottenendo questa grande vittoria“. Ma dalla Francia arriva anche il monito della premier Borne, che al canale tv BFMTV ricorda che “saremo attenti e (con) la Presidente della Commissione Europea (Ursula von der Leyen), affinché questi valori sui diritti umani, sul rispetto reciproco, in particolare sul diritto all’aborto, siano rispettati da tutti“. L’Eliseo attende il primo pomeriggio di ieri per commentare i risultati italiani. “Il popolo italiano – afferma il presidente Emmanuel Macron in una nota ufficiale – ha fatto una scelta democratica e sovrana. La rispettiamo“. “Come vicini e amici, dobbiamo continuare a lavorare insieme“, aggiunge.

Il premier ungherese, Viktor Orban, non cela l’entusiasmo. “Vittoria più che meritata. Congratulazioni!“, scrive su Facebook complimentandosi con la leader di Fratelli d’Italia e accompagnando il post da una foto che li ritrae sorridenti insieme. Da Budapest, poi, parte una lettera destinata ai tre leader del centrodestra italiano, nella quale Orban si congratula dei risultati elettorali e spiega di non “vedere l’ora” di avviare “la nostra futura cooperazione per preservare la pace nei nostri Paesi e in Europa, per rilanciare l’economia europea e alleggerire la crisi energetica“. Anche il premier polacco Mateusz Morawiecki saluta la “grande vittoria” dell’estrema destra che, ricorda, in Europa “si sta rafforzando. Sconfiggeremo i comunisti, la sinistra e la lobby LGBT, tutti coloro che stanno rovinando la nostra civiltà“. E se la Spagna, per bocca del ministro degli Esteri, José Manuel Albares, ricorda che “i populismi finiscono sempre in catastrofe“, il portavoce del governo tedesco, Wolfgang Büchner, confida che l’Italia resterà un Paese “molto favorevole all’Europa“.

L’atteso commento di Mosca arriva dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. I risultati delle ultime elezioni del parlamento italiano, dice parlando con la stampa, “sono esclusivamente un affare interno del Paese“, e “Mosca è pronta ad accogliere qualsiasi forza politica pronta a mostrare un atteggiamento costruttivo nei confronti della Russia“, andando oltre il pensiero “mainstream” di “odio consolidato verso il nostro Paese“.

Anche Pechino interviene sulla questione. “Ci auguriamo – dice il ministro degli Esteri sui social – che il nuovo governo italiano continui a seguire una politica cinese positiva e pragmatica, e che lavori con la Cina per approfondire la cooperazione bilaterale e gli scambi interpersonali in vari campi, a beneficio dei due Paesi e dei due popoli“. E di collaborazione parla anche il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, che si dice “impaziente” di “lavorare con il governo italiano sui nostri obiettivi comuni: sostenere un’Ucraina libera e indipendente, rispettare i diritti umani e costruire un futuro economico sostenibile. L’Italia è un alleato vitale, una democrazia forte e un partner prezioso“.