“Le acque di depurazione potrebbero soddisfare fino al 70% delle necessità irrigue italiane, nonché le necessità idriche dei piccoli Comuni: grazie a questo metodo, oggi Paesi come Israele recuperano circa l’82% delle acque reflue per usi irrigui mentre in Italia siamo ancora fermi a circa il 5%. Per contrastare questo il fenomeno siccità, in primo luogo sarebbe quindi fondamentale raccogliere le acque di scarico post-trattamento di depurazione tramite la costituzione di bacini e invasi, utili a fare fronte alla sempre più urgente necessità di irrigazione. Inoltre, bisognerebbe favorire – dove possibile e nel rispetto delle normative – l’utilizzo in agricoltura dei digestati prodotti negli impianti di depurazione, tramite processi di igienizzazione in grado di conservare l’acqua nelle coltivazioni, così da aumentare la produttività per ettaro”. Così Piero Manzoni, fondatore e amministratore delegato di Simbiosi, in una intervista a Gea.
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