Oltre ai corridoi sicuri, il secondo punto del piano presentato dal segretario generale della Nato, Antonio Guterres, “è la necessità che le uscite delle navi col grano ucraino siano protette, cioè non ci siano attacchi russi in sostanza. E, come dissi a Kiev, l’unica garanzia accettabile e credibile è quella delle Nazioni Unite: per l’Ucraina non c’era problema, la Russia fino a poco tempo fa la rifiutava”. Lo dice il premier, Mario Draghi, al termine del G7 di Elmau, in Germania. “Poi c’è la necessità di ispezionare le navi, e questo ricordo che era un punto sollevato anche dal presidente Putin nell’ultima telefonata che abbiamo avuto, per essere sicuri che non portino armi – continua -. Questa è la situazione: la Russia ha accettato che ci sia questo gruppo di 3 Paesi, Ucraina, Turchia – che certamente collabora al progetto – e Nazioni Unite. Quello che tutti stanno aspettando ora è il sì finale del Cremlino. E dovrebbe arrivare molto presto, questo è ciò che ha detto Guterres”. (Segue)
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