“Noi stiamo facendo una cosa precisa a livello europeo: abbiamo deciso di rispondere a una guerra, a un’invasione militare di un Paese vicino ad altri Paesi europei, non partecipando alla guerra, quindi non rischiando un’escalation militare e una terza guerra mondiale, appoggiando l’aggredito e isolando l’aggressore. Non dimentichiamo mai questa premessa, perché la risposta può sembrare insufficiente”. Lo dice il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, ai microfoni di ‘Live In-Bari’ di Sky Tg 24, rispondendo alla domanda se sia realistico immaginare uno stop Ue agli approvvigionamento energetico dalla Russia. “Per rispondere con misure economiche è indispensabile l’unità dei Paesi Ue – sottolinea -. Ero ministro degli Esteri ai tempi della Crimea e ricordo quanto fu difficile costruire un consenso unanime per prendere decisione su pacchetto sanzioni diverso da quelli attuali. Questa volta storia è diversa, ne abbiamo approvato uno il giorno dopo, e in totale ne abbiamo approvati cinque: stiamo ragionando su un sesto pacchetto. Vedremo, dobbiamo misurare le decisioni con l’obiettivo di conservare questa unità dei Paesi europei e con ricadute non troppo pesanti sulle nostre economie”.
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