L’Italia è al primo posto tra i Paesi europei per incidenza sul Pil del valore della produzione industriale sostenuta da materie prime critiche: nel 2022 è stata pari a 686 miliardi di euro, il 38% del Pil. Lo scrive il Sole 24 Ore riportando i dati dello studio ‘Le opportunità per la filiera dei Raee all’interno del Critical Raw Materials Act’ realizzato da The European House-Ambrosetti e commissionato da Erion. “Per un terzo delle materie prime critiche censite l’Ue è totalmente dipendente dalle importazioni di Paesi terzi. La dipendenza, unita alla crescente domanda e alla loro rilevanza in tecnologie chiave, rende vulnerabili le catene del valore”, la riflessione di Lorenzo Tavazzi, partner di The European House-Ambrosetti.
Si gioca in buona parte sul tema infrastrutturale e sulla difesa del territorio la partita…
Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, Stellantis sottolinea che…
La spesa vale l'impresa, ma solo se tutti faranno la propria parte. Il vecchio adagio…
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il G20, il gruppo delle venti maggiori economie del mondo,…
Diversificare, puntando anche su rinnovabili e nucleare di quarta generazione. Con uno sguardo all'idrogeno e…
Non ci sono dubbi che da più parti ci sia una chiara tendenza ad accelerare…