“Come Consorzio Italiano Biogas, negli ultimi anni abbiamo lavorato molto su un modello in cui l’agricoltura desse un contributo significativo alla transizione ecologica e abbiamo chiamato questo nostro modello Farming for Future. Abbiamo cercato di mettere insieme dieci azioni concrete che possono contribuire in maniera determinante alla riduzione delle emissioni in agricoltura. Abbiamo stimato una riduzione delle emissioni che arrivi fino anche al 30%. Queste azioni ruotano intorno alla digestione anaerobica, produce anche il digestato come residuo di questo processo, che può essere utilizzato per i terreni, ma le azioni vanno anche in altre direzioni, le elettrificazioni dei consumi di energia in agricoltura, sfruttando ad esempio il fotovoltaico sulle coperture degli edifici agricoli, la forestazione delle aree non coltivate, la valorizzazione dei residui dell’agricoltura per la bioeconomia. Sono azioni concrete che sono un modello che può rispondere al dilemma fare agricoltura per produrre energia o cibo. Il nostro progetto si può riassumere con questo slogan: fare di più utilizzando meno”. Lo dice a GEA Roberto Murano, Affari regolatori Consorzio Italiano Biogas, a margine del Congresso nazionale di Legambiente a Roma.
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