“Oggi ci troviamo ad aver iniziato l’anno con un andamento finalmente al ribasso dei costi dell’energia, ma con moltissime incognite: i nodi geopolitici che hanno causato le difficoltà del 2022 non sono ancora risolti, la volatilità dei mercati energetici resta elevatissima e le altre principali voci di costo per le aziende del settore sono ancora in crescita”. Cos’ il presidente di Assofond, Fabio Zanardi, in una intervista a La Stampa. Per Assofond, sostituire in toto i motori endotermici con quelli elettrici causerebbe notevoli sconvolgimenti nel settore, soprattutto per chi si è specializzato nella realizzazione di componenti per il gruppo propulsore: “Basti pensare che un motore elettrico contiene circa il 70% di componenti fusi in meno rispetto a un motore endotermico”. Secondo Zanardi “la normativa dell’Unione europea non prevede in assoluto l’elettrificazione come unica strada: nel 2026 la Commissione valuterà se riesaminare gli obiettivi tenendo conto degli sviluppi tecnologici, cosa che potrebbe aprire uno spazio importante per motori a combustione interna alimentati da biocarburanti”.
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