“La farmaceutica deve essere la priorità numero uno dell’Europa in questo negoziato, per il suo valore strategico, di competitività e di innovazione”. Così Marcello Cattani, presidente di Farmindustria e a capo di Sanofi in Italia. “Se non a zero, bisogna arrivare al livello più basso possibile”, spiega nel colloquio con Repubblica. “Partiamo da una premessa: i dazi danneggiano prima di tutto i cittadini americani, rischierebbero di produrre delle carenze e alzare i costi assicurativi. La filiera produttiva poi è molto integrata tra Europa e Stati Uniti, destabilizzarla sarebbe soprattutto un favore alla Cina, che sta recuperando velocissima”, sottolinea. “L’auto vive una situazione difficile, ma bisogna anche capire che il mondo è cambiato. Certi prodotti stanno diventando delle ‘commodity’, si producono in tutto il mondo, non così farmaci e vaccini. Libertà e sicurezza passano da lì, il Covid ce lo ha mostrato”, aggiunge Cattani.
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