“E’ ovvio che per noi il tema dei dazi è importantissimo: per un Paese che esporta 526 miliardi di prodotto, che è il quarto al mondo per esportazione, e che ha l’ambizione di arrivare a fine 2025 a un’esportazione di 700 miliardi generando un surplus di 100 mld all’anno è ovvio che la guerra dei dazi rappresenta solo rischio e penalizzazione”. Così il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo all’evento ‘Energia e sostenibilità – Le sfide del futuro’ del Qn a Ravenna. “Trump si è candidato con tre proposte, dal punto di vista delle imprese: abbassare il costo di chi dall’estero va verso gli Usa, dazi, e semplificazione. Sono 3 cose che ai nostri imprenditori piacciono molto. E questo – ha spiegato Orsini – serve a porre un’attenzione molto alta all’Europa ed è come una sveglia per l’Europa”. In pratica, “non possiamo permetterci di dividerci e serve negoziare subito con gli Stati Uniti. Poi l’Italia ha due capitoli principali di negoziato, l’energia che per noi è fondamentale e la difesa, che oggi Europa sta acquistando da Usa. Occorre negoziare”
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