“Stalin era ferocemente impegnato per lo sviluppo e non aveva nessuno scrupolo per l’impatto ambientale. Mezzo secolo dopo, con la globalizzazione, non è stato diverso. Il capitalismo si è mosso senza remore sulle rotte della sua rivoluzione globale”. Così il professor Giulio Tremonti, candidato per Fratelli d’Italia. “Il meccanismo delle sanzioni ha questo, di perfido: una volta irrogate non le puoi più togliere, altrimenti perdi la credibilità. Sulle scelte collaterali, tipo il tetto al prezzo del gas, bisogna tenere conto che non è una misura matematica, quindi non puoi prevederne gli effetti”, sostiene in una intervista al Corriere della Sera. Infine sul Pnrr: “Quel piano è stato scritto in un’altra epoca. Non prevedeva l’inflazione, che adesso c’è; e prevedeva un sistema di investimenti sulla base di priorità che adesso non sono più le stesse. È ovvio che in alcune parti debba essere rivisto. Mi permetto di far notare che il Pnrr è finanziato per via degli eurobond che avevo proposto nel 2003”.
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