“Il governo non fa abbastanza per rispondere alla crisi, e quel poco che sta facendo non funziona”. Lo dice in un’intervista al Manifesto, Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, secondo cui “il Def non va bene, per due ragioni soprattutto: la prima è che secondo Draghi i lavoratori e le lavoratrici devono recuperare inflazione al netto dei costi energetici. Ma l’inflazione galoppa per quei costi. Insomma in molti perderanno una quota significativa del loro reddito, come segnala anche il sindacato. E poi il Def ipotizza una riduzione molto consistente in termini assoluti della spesa sociale, che invece oggi sarebbe necessario garantire. La pandemia aveva rivelato i danni dei tagli a sanità, ricerca, istruzione, previdenza. Il governo invece annuncia un incremento significativo della spesa militare”. Per Fratoianni, “sanzionare la Russia sul gas è utile. Tutti preferiscono la pace al condizionatore, per stare alla questione malposta da Draghi. Ma dobbiamo ancora una volta chiederci chi paga la crisi e chi fa i conti con i costi delle misure. Se a pagare saranno i lavoratori non funziona. Se si colpiscono gli extra profitti delle industrie energetiche è un altro conto”.
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