Alcune Regioni italiane, soprattutto del Nord, guidano l’installazione di nuove fonti rinnovabili per la generazione elettrica che negli ultimi anni, finalmente, è in crescita, ma diverse Regioni sono ancora molto indietro e la maggior parte non è in linea con gli obiettivi fissati al 2030. La Valle d’Aosta si conferma la Regione dei record, con oltre il 96% dei consumi complessivi coperto da rinnovabili , seguita da Trentino-Alto Adige e Basilicata (53% e 43,7%). E’ quanto emerge dai risultati raccolti, a un anno da lancio, da CIRO – Climate Indicators for Italian RegiOns –, il primo database italiano dedicato al monitoraggio e al confronto delle performance ambientali regionali. Realizzato da Italy for Climate (centro studi della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile) in collaborazione con ISPRA, traccia una mappa dettagliata del cammino delle regioni verso la neutralità climatica, mostrando come il Paese stia proseguendo nel suo impegno per la transizione ecologica.
Ma a tirare la volata degli ultimi anni sono altri: guardando alle nuove installazioni di impianti rinnovabili, nel 2023 la Lombardia con oltre 39 kW/km2 ha fatto più del doppio della media nazionale, davanti a Veneto (36,8) e Friuli-Venezia Giulia (28,5). Guardando alle Comunità Energetiche Rinnovabili, potendo disporre peraltro del consuntivo 2024, guidano la classifica Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, rispettivamente con 33, 31 e 28 CER attive.
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