“Ci sono ministeri molto indietro, ancora in fase di progettazione, nemmeno hanno fatto le gare. Guardi, a fine maggio i Comuni, compresi quelli del Sud, avevano avviato 52mila gare, cioè il 51% del totale delle risorse del Pnrr, ma noi sindaci gestiamo solo il 19% delle risorse. Questo significa che altri comparti dello Stato non stanno facendo il loro dovere”. Così Antonio Decaro, sindaco di bari e presidente dell’Anci, in un colloquio con La Stampa. I rapporti con il governo sono al centro dei pensieri di Decaro. “Non credo ci sia la volontà di incrinare i rapporti con noi sindaci, ma vogliamo un chiarimento, che finora è mancato. Cosa abbiamo fatto di male? Su 40 miliardi previsti per i Comuni, quasi 37 sono già stati assegnati, il 94%, i progetti sono stati avviati. Parliamo di interventi di rigenerazione urbana, contro il dissesto idrogeologico e per i piani urbani integrati. In realtà, abbiamo fatto progetti per il doppio, 80 miliardi. Allora perché tagliare noi?” , si domanda. La sintonia con il ministro Fitto va ricostruita: “Ci sentiamo spesso, lui dice che, per sicurezza, è meglio spostare tutto il pacchetto previsto per quei tre programmi e poi si vede – spiega – Io dico, invece, che serve un bel contraddittorio tra noi, valutiamo insieme quali opere possono non essere in linea con i dettami della Commissione europea o se ce ne sono alcune che rischiano di sforare i tempi. Quali sono? A noi non risultano. Devono dircelo loro. E non è proprio possibile che valgano 13 miliardi”.
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